07 giugno 2014

ETNA PATRIMONIO DELL'UMANITA', IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FLAI-CGIL DI CATANIA, ALFIO MANNINO, LANCIA L'ALLARME: C'E' IL RISCHIO CHE DIVENTI L'ENNESIMA OPPORTUNITA' MANCATA PER IL RILANCIO DEL NOSTRO TERRITORIO




Etna Patrimonio dell’Umanità, il Segretario Generale della FLAI-CGIL di Catania, Alfio Mannino, lancia l’allarme: “C’è il rischio che diventi l’ennesima opportunità mancata per il rilancio del nostro territorio”
FLAI CGIL CATANIA - A luglio scatterà la verifica dell'iscrizione dell'Etna nella lista dei Patrimoni Unesco. In ritardo il Piano Territoriale del Parco dell’Etna,  strumento indispensabile per la pianificazione degli intervent. Mannino: "Ma nessuna programmazione delle attività economiche e culturali è stata realizzata, tantomeno approntata"

La verifica dell’iscrizione del Vulcano Etna nella “World Heritage List”, Patrimonio dell’Umanità Unesco, è prevista per il mese di luglio. La Flai Cgil segnala che una delle prescrizioni previste al momento dell’inserimento nella prestigiosa lista, era la certezza delle risorse economiche per il funzionamento dell'ente Parco. Invece, oggi, l’incertezza delle risorse è la vera grande criticità da risolvere.

A lanciare l’allarme è il segretario generale del sindacato dei lavoratori dell’Agroindustria di Catania, Alfio Mannino.

Di seguito la nota del responsabile provinciale dei lavoratori dell’agroindustria.

 

Il 21 giugno del 2013 l’Etna è stato iscritto, come quarto sito naturale italiano dopo le Eolie, le Dolomiti e Monte San Giorgio, nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ed è stato definito uno dei vulcani “più emblematici e attivi del mondo”.

 

All’indomani di questo riconoscimento in tanti abbiamo auspicato che appartenere alla “World Heritage List”, la Lista patrimonio dell’Umanità, potesse rappresentare una svolta per il rilancio economico e sociale del nostro territorio e che, finalmente, i vari livelli istituzionali avviassero un’azione di concertazione insieme alle forze economiche e sociali del territorio, per la programmazione e la realizzazione di tutti gli interventi funzionali al rilancio economico stesso.

La realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali diventano necessarie per poter immaginare una crescita basata sulle potenzialità che il marchio “ETNA” offre.

 

A distanza di quasi un anno, l’iscrizione del  vulcano fra i siti UNESCO rischia di trasformarsi nell’ennesima opportunità mancata per il rilancio del nostro territorio.

Dopo decenni di ritardi ancora oggi non si capisce cosa impedisca l’adozione del Piano Territoriale del Parco dell’Etna, strumento indispensabile per la pianificazione degli interventi. Inoltre, nessuna programmazione delle attività economiche e culturali è stata realizzata, tantomeno approntata.

 

Neanche sul fronte del marketing le cose vanno meglio: in cantiere non vi è alcuna iniziativa per beneficiare dell’Etna, come la realizzazione di un marchio di riconoscimento di tutti i beni e servizi prodotti in questo territorio.

L’unica cosa per la quale gli organi del Parco si sono distinti è lo scontro senza precedenti fra il Comitato Esecutivo ed il Presidente, che hanno sin qui dimostrato tutta la loro inadeguatezza.

Tutto ciò, sommato ai tagli continui operati dalla Regione Siciliana sui parchi regionali, mette a serio rischio la permanenza dell’Etna nella Lista Patrimonio UNESCO, ma il nostro territorio e le nostre popolazioni non possono permettersi il lusso di perdere le opportunità di cui si dispone per una prospettiva di crescita.

 

Per questo è necessario che i comuni componenti del Consiglio del Parco e la Regione Siciliana attivino le opportune iniziativa per fare uscire l’ente dalla palude. Appare indispensabile un vero e proprio salto di qualità nella governance del Parco ed è essenziale che i comuni componenti del Consiglio prendano coscienza del fatto che il rilancio dell’ente è nelle loro mani, e si attivino quanto prima per dotare lo stesso di un comitato esecutivo adeguato, sollecitando, al contempo, il Governo della Regione ad indicare un Presidente competente e autorevole in grado di governare al meglio l’ente.

 

In sintesi, Etna patrimonio mondiale dell’UNESCO, deve significare un’occasione per la promozione del territorio attraverso una serie di iniziative di alto livello che la Regione e lo Stato devono promuovere e finanziare.

 

Riteniamo che ricerca, sport, ambiente, turismo ed enogastronomia possano, e debbano, essere gli strumenti attraverso cui si rilanci l’Etna Patrimonio dell’UNESCO nel mondo, creando opportunità di sviluppo economico per i nostri territori. Occorre, quindi, una nuova stagione di riforme normative che permetta lo snellimento e la semplificazione delle procedure burocratiche e consenta il ritorno degli investimenti economici.

 

In questa direzione, riteniamo che alcune iniziative possano diventare strumento per il rilancio:

- realizzazione di un centro congressi eco-compatibile, a “consumo zero”, che utilizzi le migliori tecnologie nel campo dell’abbattimento dell’impatto ambientale, delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Il centro polifunzionale deve diventare un polo della ricerca scientifica nel settore delle energie rinnovabili, della vulcanologia e delle scienze ambientali, un luogo dove le nuove tecnologie vengano presentate e sperimentate attraverso progetti pilota da condurre in loco, dove gli studenti possano essere edotti su queste tematiche;

- organizzazione di meeting scientifici nei settori della vulcanologia, delle scienze forestali e ambientali, dell’agroalimentare legato alle produzioni tipiche etnee;

- organizzazione di eventi sportivi ecocompatibili di richiamo internazionale, e implementazione di quelli esistenti (la supermaratona dell’Etna “Da zero a tremila”, Etnatrail, ecc.);

- realizzazione di un campus estivo per la pratica degli sport all’aperto ecocompatibili ad alta quota, che possa servire anche per la preparazione atletica delle squadre professioniste;

- promozione turistica del vulcano, a 360 gradi, e delle produzioni agroalimentari di eccellenza.

 

Con l’inserimento fra i siti Patrimonio dell’Umanità, l’UNESCO ha  raccomandato all’Italia e alla Regione Siciliana di sostenere il Parco nella gestione. È bene ricordare che, a luglio, vi sarà una verifica sull’iscrizione dell’Etna nella “World Heritage List”, ma oggi l’incertezza delle risorse è di grande criticità.

 

Alfio Mannino

Segretario Generale FLAI CGIL Catania


Per restare in tema.
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 06 Giugno 2014
http://www.cgilct.it/site/tutte-le-news/notizie-categorie/1393-flai-cgil-catania-mannino-su-parco-etna-qunesco-rischio-opportunita-mancataq







 

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