La crisi economica
Comparto agricolo «Crollano prezzi e occupazione»
Proteste e caos per la situazione drammatica vissuta dal comparto agricolo della provincia di Ragusa. Il segretario confederale territoriale della Cisl, Giovanni Fracanzino fa luce su alcune delle difficoltà del settore partendo dai quattro settori a finanziamento regionale quali forestali, Consorzio di Bonifica, Esa e Araf, che, a suo dire, "vivono il dramma dell'assoluta incertezza occupazionale".
Fracanzino si sofferma su altri due drammi che, in particolare, interessano il territorio di Acate: "Il mercato del lavoro e la perdita progressiva di talune attività. Alla manodopera autoctona - spiega - grossomodo sindacalizzata, e rivendicativa dell'applicazione quasi integrale dei contratti integrativi provinciali, si è sostituita tutta una manodopera immigrata che lavora anche 20 ore al giorno, senza che ci sia un intervento di natura ispettiva nelle aziende tale da giustificare una progressiva forte perdita di tipo occupazionale in agricoltura a vantaggio di nuove forme a dir poco speculative. Altro punto dolente è la forte crisi agrumicola che si è vissuta progressivamente nel settore e che rappresentava, soprattutto ad Acate, nel passato, una fonte occupazionale rilevante. Ci sono, poi, trasformazioni in atto in colture intensive che hanno sempre meno bisogno di manodopera con un aggravio maggiore e costante della condizione occupazionale". A difesa del comparto agricolo anche l'on. Vanessa Ferreri, M5S: "La situazione - evidenzia - si fa disperata. Per cercare di dare una mano il M5S ha da tempo presentato un disegno di legge (di cui la Ferreri è prima firmataria, ndr) da sottoporre al Parlamento nazionale per sancire l'impignorabilità della prima casa e dei beni mobili ed immobili strumentali all'esercizio di impresa. Facciamo appello al presidente della seconda commissione e a quello dell'Ars perché arrivi subito in Aula".
A dire "basta al massacro dell'agricoltura" è anche l'on. Francesco Aiello, presidente di Azione democratica, il quale chiede la proclamazione dello stato di crisi delle campagne e chiama aziende, lavoratori ed organizzazioni agricole a mobilitarsi nel nome della legalità e di un rinnovato sviluppo dell'economia. "I produttori - sottolinea Aiello - non chiedono elemosine, ma riforme, trasparenza e legalità nel meccanismo di formazione dei prezzi al mercato ortofrutticolo, il doppio prezzo nella vendita al consumo, controlli alle frontiere sulla qualità e la quantità delle importazioni da altri Paesi, l'abbattimento dei costi di produzione, una politica a sostegno della piccola e media impresa, credito e liquidità per le aziende".
11 Giugno 2014
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.