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L'Anci alla Regione
Chiesti chiarimenti sui Liberi Consorzi
w. s.) Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, l'ha presentata come una legge che fa la storia, ma per molti l'istituzione dei Liberi consorzi resta un'incognita o - per dirla come i più scettici - un contenitore ancora vuoto. Ciò che è certo che da qualche giorno i Liberi Consorzi sono legge (visti i precedenti forse è meglio attendere il parere del Commissario dello Stato) ma gli entusiasmi ancora non hanno la meglio. Un primo giudizio è arrivato dal sindaco Paolo Garofalo che nel corso dell'ultimo consiglio comunale ha affidato un pensiero: «È stato ottenuto un grande risultato ma nel contempo si leggono sui giornali le proteste dei forestali o altre emergenze». I nuovi Liberi Consorzi sono stati tema di dibattito nel corso di una riunione dell'Anci: «Abbiamo chiesto una conferenza dei sindaci in Sicilia perché interferisca con la Regione per riempire di contenuti i Consorzi, vediamo intanto cosa dirà il Commissario dello Stato».
Il sindaco di Enna, nell'ammettere che la legge comunque preserva l'Ennese, ha espresso dei dubbi che sono comuni a tanti: «Quali saranno le competenze? I sindaci abbiamo già ipotizzato un documento che l'Anci presenterà affinchè ci sia la de regionalizzazione». Garofalo e altri colleghi chiederanno di levare alla Regione ciò che grava sui Comuni: «Penso al Piano urbanistico, alla Formazione, all'Ato idrico o alle Srr, che queste funzioni vengano spostate all'interno dei Liberi Consorzi, iniziamo da qui perché l'aggregazione dei Comuni nasce da questi motivi senza la quale avrebbe poco senso parlare d'altro».
15 Marzo 2014
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