Scordia (Ct)
Vallone Cava, i liquami continuano a scorrere
Le due pompe sommerse hanno mandato in tilt anche il nuovo impianto. Domani intervento degli operai comunali
Continuano a scorrere, senza sosta, i liquami fognari nel letto del Vallone Cava ormai divenuto anche ricettacolo di rifiuti. L'intervento annunciato dall'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Lo Castro, di risolvere in tempi brevi il problema, ha avuto un ulteriore intoppo che farà trascorrere altro tempo prezioso che andrà ad aggiungersi agli anni di completo abbandono di una zona archeologica e di grande pregio che in questi ultimi anni è stato rivalutata grazie all'impegno gratuito e spontaneo del comitato del parco Cava e Grotta del Drago.
Dopo avere speso 1000 euro per la sostituzione del pannello dei comandi elettrici, le due pompe sommerse hanno mandato in cortocircuito anche il nuovo impianto, segno che il disuso cronico di questi anni e la continua presenza di liquami a componente chimica aggressiva, hanno con molta probabilità logorato i congegni meccanici ed elettrici delle due pompe che dovrebbero permettere la risalita dei liquami provenienti dalla parte alta della città verso via Attard. Invece, a causa del guasto, i liquami continuano a scorrere nel parco Cava, attraversando tutta la selva.
Già domani, come annunciato dall'assessore che abbiamo interpellato, una squadra di operai del Comune sarà sul posto per estrarre le due pompe e verificare la reale condizione sino a valutare anche l'ipotesi di una loro sostituzione. Sull'argomento è intervenuto il consigliere comunale Gabriele La Magna che ha inviato un esposto all'assessorato al Territorio e ambiente della Regione e al Comando della forestale.
L'oggetto è chiaro: inquinamento e presunto danno ambientale al Vallone Cava sito a Scordia. La Magna chiede l'immediata ispezione del Corpo forestale al fine, si legge, di amplificare la voce di chi non considera le nostre bellezze naturalistiche scarto della storia remota, ma beni culturali e paesaggistici appartenenti unicamente al popolo del volontariato e della passione personale dei cittadini che ne curano aspetti critici e ne esaltano i caratteri storici, culturali e naturalistici.
«L'auspicio - sottolinea La Magna - è che si possa uscire dall'angolo in cui l'Amministrazione comunale si trova, convinto che un'azione concertata tra il civico consesso e l'istituzione regionale possa regalare al popolo siciliano questa bellezza paesaggistica emblema della storia del nostro paese».
LORENZO GUGLIARA
16 Marzo 2014
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