Tiene l'accordo sui forestali
Passa la norma da 180 milioni
Chiara Billitteri
PALERMO – Il ‘nodo’ forestali è finalmente sciolto. Ha tenuto l’accordo tra governo e parlamento sulla riscrittura della norma
che “riorganizza le risorse umane nel settore forestale”, e l’aula ha
votato favorevolmente l’articolo contenuto nella legge di stabilità
regionale.
Un articolo che fa una leggera marcia indietro rispetto a quanto aveva previsto inizialmente il governo, e che aveva scatenato l’ira dei lavoratori siciliani che, nei giorni scorsi, hanno protestato davanti Palazzo dei Normanni. In sostanza, si unificano tutti i 24 mila forestali sotto la giurisdizione del dipartimento Foreste, ‘eliminando’, di fatto, le categorie dell’antincendio e della manutenzione. Saranno unificate anche le graduatorie, che verranno fatte, quindi, con lo stesso criterio per tutti.
Ma nella norma presentata dal governo, alcune novità avevano fatto molto discutere – e litigare, anche con la sua maggioranza, il presidente Crocetta – : si tratta dell’abrogazione del turn-over, del blocco dei contratti fermi al 2009 e del blocco delle giornate lavorative. Secondo l’accordo trovato, nella riscrittura approvata stasera resta esclusivamente il blocco dei contratti. I forestali, insomma, non potranno avere miglioramenti contrattuali, ma a parte questo il turn-over è stato ripristinato.
Una ‘vittoria’, per i lavoratori, che consentirà una sorta di ‘avanzamento’: chi faceva 151 giornate lavorative l’anno, e andrà in pensione, lascerà il posto ai ‘centounisti’, che a loro volta – andati in pensione anche loro – lo lasceranno ai ‘settantottisti’. Aboliti anche i limiti di età per la fuoriuscita dal bacino dell’antincendio. La norma della finanziaria prevede che per il comparto dei forestali sia stanziata la somma di 180 milioni di euro per il 2014. Rispetto ai 240 previsti nella manovra dello scorso anno, un bel risparmio. Ma, in realtà, altri 50 milioni di fondi dell’Unione europea verranno destinati al pagamento dei lavoratori, somma che, però, non inciderà nel Bilancio regionale.
Altro tema ‘caldo’ era quello sul rimborso delle trasferte ai forestali. Un capitolo che – a sentire Crocetta – pesava sulle casse regionali per circa 30 milioni l’anno. E che adesso ne costerà ‘soltanto’ venti. La norma del governo introduce, infatti, la figura del “forestale a chilometro zero”, come ha detto l’assessore alle Risorse agricole Dario Cartabellotta. Stop, quindi, ai ‘rimborsi d’oro’ per trasferte chilometriche: adesso i forestali dovranno lavorare nella loro zona di residenza, e saranno rimborsabili soltanto trasferte entro i 15 km.
Plauso del Partito democratico, che ha rivendicato i risultati raggiunti: “Avere mantenuto il turn-over e avere abolito i limiti di età per la fuoriuscita dal comparto degli antincendio sono alcune delle misure per le quali il Pd si è battuto dall’inizio – si legge in una nota firmata dal capogruppo Baldo Gucciardi, da Antonello Cracolici, Giovanni Panepinto e Mariella Maggio – , e che sono state inserite nell'articolo 12 della Finanziaria. Anche l’accoglimento delle nostre proposte per rendere produttivi i boschi attraverso la vendita della legna ai fini della produzione energetica, nell’ambito del Patto dei Sindaci sull’Energia, è un risultato importante”. I deputati Pd, poi, aggiungono: “Nelle prossime settimane il gruppo presenterà un disegno di legge organico per il riordino del settore e per la valorizzazione dei boschi”.
Un articolo che fa una leggera marcia indietro rispetto a quanto aveva previsto inizialmente il governo, e che aveva scatenato l’ira dei lavoratori siciliani che, nei giorni scorsi, hanno protestato davanti Palazzo dei Normanni. In sostanza, si unificano tutti i 24 mila forestali sotto la giurisdizione del dipartimento Foreste, ‘eliminando’, di fatto, le categorie dell’antincendio e della manutenzione. Saranno unificate anche le graduatorie, che verranno fatte, quindi, con lo stesso criterio per tutti.
Ma nella norma presentata dal governo, alcune novità avevano fatto molto discutere – e litigare, anche con la sua maggioranza, il presidente Crocetta – : si tratta dell’abrogazione del turn-over, del blocco dei contratti fermi al 2009 e del blocco delle giornate lavorative. Secondo l’accordo trovato, nella riscrittura approvata stasera resta esclusivamente il blocco dei contratti. I forestali, insomma, non potranno avere miglioramenti contrattuali, ma a parte questo il turn-over è stato ripristinato.
Una ‘vittoria’, per i lavoratori, che consentirà una sorta di ‘avanzamento’: chi faceva 151 giornate lavorative l’anno, e andrà in pensione, lascerà il posto ai ‘centounisti’, che a loro volta – andati in pensione anche loro – lo lasceranno ai ‘settantottisti’. Aboliti anche i limiti di età per la fuoriuscita dal bacino dell’antincendio. La norma della finanziaria prevede che per il comparto dei forestali sia stanziata la somma di 180 milioni di euro per il 2014. Rispetto ai 240 previsti nella manovra dello scorso anno, un bel risparmio. Ma, in realtà, altri 50 milioni di fondi dell’Unione europea verranno destinati al pagamento dei lavoratori, somma che, però, non inciderà nel Bilancio regionale.
Altro tema ‘caldo’ era quello sul rimborso delle trasferte ai forestali. Un capitolo che – a sentire Crocetta – pesava sulle casse regionali per circa 30 milioni l’anno. E che adesso ne costerà ‘soltanto’ venti. La norma del governo introduce, infatti, la figura del “forestale a chilometro zero”, come ha detto l’assessore alle Risorse agricole Dario Cartabellotta. Stop, quindi, ai ‘rimborsi d’oro’ per trasferte chilometriche: adesso i forestali dovranno lavorare nella loro zona di residenza, e saranno rimborsabili soltanto trasferte entro i 15 km.
Plauso del Partito democratico, che ha rivendicato i risultati raggiunti: “Avere mantenuto il turn-over e avere abolito i limiti di età per la fuoriuscita dal comparto degli antincendio sono alcune delle misure per le quali il Pd si è battuto dall’inizio – si legge in una nota firmata dal capogruppo Baldo Gucciardi, da Antonello Cracolici, Giovanni Panepinto e Mariella Maggio – , e che sono state inserite nell'articolo 12 della Finanziaria. Anche l’accoglimento delle nostre proposte per rendere produttivi i boschi attraverso la vendita della legna ai fini della produzione energetica, nell’ambito del Patto dei Sindaci sull’Energia, è un risultato importante”. I deputati Pd, poi, aggiungono: “Nelle prossime settimane il gruppo presenterà un disegno di legge organico per il riordino del settore e per la valorizzazione dei boschi”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
09 Gennaio 2014
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