09 dicembre 2013

I CONSIGLI DELLA FORESTALE SU COME SCEGLIERE E CURARE L'ALBERO DI ALBERO DI NATALE


Albero di Natale: come sceglierlo e come curarlo. I consigli della Forestale


christmas-tree-lROMACome si sceglie l’albero di Natale? Qual è il posto migliore per comprarlo e come si fa a non farlo morire una volta che lo abbiamo portato a casa? A queste domande risponde il Corpo Forestale dello Stato, con una serie di consigli utili a chi, in questa giornata dell’Immacolata, si accinge a decorare il proprio abete natalizio.
Il Corpo forestale dello Stato consiglia prima di tutto di acquistarlo presso un vivaio, per essere sicuri di utilizzare piante provenienti da un’attività agricola di tipo vivaistico, con ritorni positivi sull’economia rurale nazionale nel caso di piante la cui origine italiana sia certificata. Gli abeti coltivati sono, infatti, contrassegnati da un tagliandino di riconoscimento che indica la denominazione del vivaio, il luogo di origine, la specie di appartenenza e l’età.
Gli abeti presenti sul mercato natalizio derivano per lo più da coltivazioni vivaistiche specializzate e solo il 10 per cento circa proviene da interventi colturali quali sfolli, diradamenti o potature indispensabili per la corretta gestione dei boschi. Nel caso dei “cimali”, cioè degli abeti senza radici sostenuti dalla classica croce di legno, bisogna verificare, qualora non provengano da produzioni vivaistiche dedicate, che siano il frutto di diradamenti forestali autorizzati.
Un’alternativa ai classici abeti rossi e bianchi, sempre più spesso provenienti dall’estero, è rappresentata dal ricorso a specie sempreverdi più tipiche del Mediterraneo che meglio si adattano ai nostri ambienti. È il caso di aghifoglie quali il cipresso o il ginepro e di latifoglie come l’alloro, il corbezzolo, il bosso o gli agrumi, che meglio tollerano i nostri climi e gli stress, si adattano con facilità alla piantagione finale e tollerano potature tali da farli assomigliare ai più classici abeti. Perché tradizione può fare rima con innovazione. Un’ultima possibilità, infine, è rappresentata dal cosiddetto “albero di Natale ecologico”: un ramo caduto addobbato con elementi naturali quali pigne, gusci, sassi, conchiglie o foglie secche, da restituire all’ambiente a feste finite.
Una volta preso e addobbato l’albero di Natale, qual è il modo giusto di tenerlo in casa senza farlo morire? Per prima cosa è buona norma evitare di addobbarli eccessivamente, di disturbare le loro radici rompendo il pane di terra o di sottoporli a temperature troppo alte o alla presenza di aria troppo secca. È consigliabile, quindi, evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami e non usare sostanze decorative che intacchino la superficie delle foglie quali la neve artificiale o gli spray coloranti. Nel loro periodo casalingo le radici della pianta vanno invasate e vanno mantenute costantemente umide evitando però i ristagni, mentre gli alberi senza radici vanno riposti in recipienti pieni di acqua tiepida per farli durare più a lungo. È necessario, infine, sistemare le piante in un luogo luminoso, fresco, lontano da qualsiasi fonte di calore quali caloriferi, stufe o caminetti ed al riparo da correnti d’aria.


08 Dicembre 2013
http://www.montagna.tv/cms/?p=54008





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