04 novembre 2013

CATANIA. TREMILA FORESTALI AL LAVORO ENTRO NOVEMBRE, RIGUARDANO TUTTE LE FASCE


Tremila forestali al lavoro entro novembre Randazzo.

L'obiettivo è quello di permettere a tutti di completare le giornate stabilite dalla legge

Entro novembre tremila operai avviati al lavoro

Nella provincia i primi avviamenti già in corso. Riguardano
tutte le fasce dei lavoratori: con 78 giornate o con 151





Operai al lavoro
Foto lasicilia.it



Massiccio incremento della forza lavoro nei boschi della provincia di Catania a novembre e conseguente ossigeno all'economia di tante famiglie. Il responsabile dell'Azienda foreste demaniali di Catania, Ettore Foti, annuncia che in questo mese saranno avviati al lavoro circa 3.000 operai, investendo nel territorio complessivamente 15 milioni di euro.
I primi avviamenti al lavoro saranno già inviati agli uffici per l'impiego già da domani e proseguiranno nei giorni a seguire. Un vero e proprio esercito al lavoro con il duplice obiettivo di completare i lavori forestali necessari a salvaguardare i boschi e far compiere ai lavoratori le giornate di lavoro stabilite dalla legge. «Gli avviamenti - afferma Foti - riguardano tutte le fasce dei lavoratori siano essi appartenenti alla categoria che deve compiere 78 giornate o 151. Un avviamento imponente e la scelta di avviare tutti i lavoratori forestali non è casuale. L'obiettivo è quello di permettere a tutti di completare le giornate lavorative stabilite dalla legge. Qualcuno, infatti, durante i mesi estivi ha lavorato di meno ed è chiaro che in tanti serpeggia il timore di non poter completare le giornate di lavoro. Grazie a questa massiccia assunzione - continua Foti - adesso tutti, a meno di imprevisti, saranno in condizione di poter completare i rispettivi cicli di lavoro».
Per le 3.000 famiglie è la notizia attesa da settimane. La Forestale dà occupazione a tantissimi lavoratori che altrimenti sarebbero disoccupati. Lavoratori che hanno raggiunto una professionalità, a salvaguardia dei boschi, che non può essere dispersa. «Abbiamo effettuato la chiamata al lavoro a novembre - spiega Foti - perché solo adesso i finanziamenti sono arrivati ai nostri uffici. Le difficoltà economiche pubbliche, infatti, sono note a tutti, ed il nostro settore non è esente da ripercussioni. Fortunatamente siamo sulla strada giusta per garantire a tutti le risorse previste, ma i lavoratori sappiano che, come ho ribadito più volte in Prefettura, l'Azienda foreste demaniali vive grazie a della finanze derivate, se non arrivano fondi dalla Regione non è possibile avviare i lavoratori nei cantieri».
Poi Foti sottolinea quando importante sia il lavoro degli operai forestali. «Il loro lavoro è utilissimo - infatti aggiunge - Dal calatino all'Etna i nostri uomini saranno impegnati non solo nei lavori tipici di manutenzione forestale che possono essere la pulitura del sottobosco o la potatura, ma renderanno funzionanti i viali parafuoco impedendo nei mesi estivi il possibile propagarsi di incendi. Ma non solo: sono pronti ad essere impiegati anche oltre i territori demaniali. Senza di loro sarebbe messa a rischio la salvaguardia dei boschi».
Gaetano Guidotto

03 Novembre 2013






 




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