Fondi Ue: accordo Governo-Regioni su programmazione 2014-2020
(ASCA) - Roma, 10 ott - C'e' intesa tra il Governo e le Regioni sulla programmazione del ciclo dei Fondi strutturali 2014-2020. Oggi si sono incontrati il ministro per la Coesione territoriale Carlo Trigilia e il Gruppo di coordinamento delle Regioni, guidato dal Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. Nel corso della riunione, spiega una nota congiunta, e' stata esaminata ''la proposta in merito alla programmazione del ciclo dei Fondi strutturali 2014-2020. L'incontro si e' concluso positivamente''. E' stata definita una base di accordo che sara' sottoposta al piu' presto all'approvazione della Conferenza delle Regioni e del Governo.
10 Ottobre 2013
Sono 30 i miliardi inultilizzati
Regione incapace di spendere i fondi Ue
L’ammissione di Ardizzone: “Sicilia ha fallito”
“La Regione Siciliana non è stata in grado di spendere 30 miliardi di fondi messi a disposizione dall’Unione europea. Veniamo ritenuti responsabili, e lo siamo”. Con queste parole il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone,
torna sull’incapacità da parte della Sicilia di spendere le risorse
comunitarie. Intervenendo a Palazzo dei Normanni alla prima giornata
della “Blue Sea Land”, la expo dei distretti agroalimentari, ammette le
responsabilità della Regione.
“Io non voglio essere in controtendenza, – ribadisce il presidente dell’Ars – quando si dice che è necessario creare un’agenzia nazionale per incentivare la spesa. Come siciliano non mi sento escluso, non mi sento commissariato dallo Stato, significa soltanto che non abbiamo le carte in regola e che abbiamo fallito“.
Ardizzone indica poi la strada che la Sicilia dovrebbe percorrere per uscire da questa situazione di stallo. “Dobbiamo sburocratizzare per mettere in circuito queste risorse quindi non mi scandalizzo se si pensa a una agenzia nazionale per la gestione dei fondi comunitari”.
“Io non voglio essere in controtendenza, – ribadisce il presidente dell’Ars – quando si dice che è necessario creare un’agenzia nazionale per incentivare la spesa. Come siciliano non mi sento escluso, non mi sento commissariato dallo Stato, significa soltanto che non abbiamo le carte in regola e che abbiamo fallito“.
Ardizzone indica poi la strada che la Sicilia dovrebbe percorrere per uscire da questa situazione di stallo. “Dobbiamo sburocratizzare per mettere in circuito queste risorse quindi non mi scandalizzo se si pensa a una agenzia nazionale per la gestione dei fondi comunitari”.
10 Ottobre 2013
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