19 luglio 2012

FAI FLAI E UILA. LETTERA A LOMBARDO SULLE DICHIARAZIONI DELL'ASSESSORE VECCHIO






SEGRETERIE REGIONALI SICILIA
FLAI FAI UILA


All’ On.le Raffaele Lombardo
Presidente Regione Sicilia
Palermo
e p.c. All’ On.le Francesco Aiello
Assessore Regionale
delle Risorse Agricole e Alimentari
e p.c. All’ On.le Alessandro Aricò
Assessore Regionale
del Territorio e dell’Ambiente
e p.c. All’ Arch. Pietro Tolomeo
Comandante Corpo Forestale R.S.
e p.c. All’ Ing. Vincenzo Di Rosa
Dirigente Generale
Azienda Reg.le Foreste DD.
LL.SS.


On.le Presidente,
le costanti e reiterate dichiarazioni sui forestali rilasciate attraverso stampa dall’Assessore Vecchio, per la gratuità ed offensività con cui si esprime, non meriterebbero alcuna considerazione, se, a parte il ruolo imprenditoriale del personaggio, non fosse, ahimè, espressione del Suo Governo e dunque suscettibile a coinvolgere anche Lei e tutta la Giunta in un gorgo che assorbe con palese contraddizione le Sue affermazioni di agire nell’interesse delle popolazioni e del territorio isolano e gli stessi sforzi dell’Assessore Aiello protesi a garantire accordi sottoscritti.
Certamente le sortite di Vecchio non aiutano a ridimensionare quel sentire sempre più condiviso di ritenere al più presto chiusa l’esperienza del Suo Governo perché non in linea con gli interessi reali del mondo del lavoro, che oltre ad essere penalizzato da una situazione finanziaria precaria, si ritrova ad essere mortificato ed oggetto di gratuite e diffamatorie invettive.
Ci preoccupano, e non poco, i silenzi e le mancate smentite del Governo, come dell’Amministrazione Forestale sul linciaggio morale verso una intera categoria che ove dovessero perdurare non possono non essere interpretate come acquiescenza e condivisione di parte della classe politica. Presa di posizione coraggiosa che auspichiamo per tutta una serie di motivazioni.
Perché la Sicilia ha bisogno di un ambiente e di un territorio adeguatamente tutelato e protetto.
L’Europa ed il mondo assumono la forestazione come scelta strategica e nuova occasione di sviluppo e crescita anche per le future generazioni! in Sicilia, invece, manca questa consapevolezza.
Perché in un regime di emergenza quale è la pochezza del lavoro nell’Isola è da sconsiderati ipotizzare la messa in liquidazione di circa 25.000 famiglie da un minimo di reddito e di tutela previdenziale, non ultimo per non fare favori gratuiti alla mafia ed alla malavita. La legalità non è sufficiente sostenerla nei convegni, occorre traguardarla nei fatti, e la garanzia del lavoro ne rappresenta l’elemento di forza!
Perché per tempi, modalità e virulenza il tentativo di accreditare agli occhi dell’opinione pubblica la generalità degli operai forestali come evasori, piromani e nullafacenti; – ingenerosità verso chi per adempiere il proprio dovere ci ha lasciato la vita a parte – , puzza di strumentalizzazione e sembra funzionale ad obiettivi meno nobili di quanto la ventata moralistica del singolo vorrebbe far palesare.
Con Il richiamo agli sprechi in cui rientrerebbe anche il sostegno al lavoro, proprio perché sostenuto da un pezzo della società siciliana, quella imprenditoriale, da un lato sembra voler evitare che nelle responsabilità si escludano forze non esenti e che non poco hanno contribuito a crearli! Pensiamo non solo a quelli della politica e della burocrazia, ma anche al lavoro nero, al sottosalario, alle rendite parassitarie; alla mancanza di rischio di impresa, e dunque ad una economia drogata perché agli investimenti ha affidato la sopravvivenza ai contributi pubblici; e dall’altro, in un periodo di vacche magre, legittima il sospetto che l’attuale crociata renda appetibili risorse destinate alla parte più debole, ma non certo meno utile, quali sono i forestali ed i lavoratori siciliani in genere.
L’esponente del Suo Governo ha dichiarato di avere accettato l’incarico in maniera provocatoria. Questa affermazione non solo lo rende poco credibile quale Amministratore, ma anche inadeguato a gestire interessi generali e diffusi della nostra realtà sociale.
La Sicilia e le popolazioni non hanno bisogno di provocatori, dannosi quanto inutili, ma di figure di alto profilo che sappiano far funzionare la macchina della Regione e veicolare le iniziative Parlamentari verso obiettivi ed opportunità di crescita e di sviluppo, determinando coinvolgimenti e aggregazioni, non aggiungendo elementi di scompenso sociale.
Se il tempo che egli impiega a occuparsi di temi e problemi, che dimostra di non conoscere e acquisite tramite rumors, lo dedicasse a curare l’Assessorato cui è preposto da oltre un mese, e assurgesse alle cronache per nuovi e rivoluzionari modi di operare forse ne ricaverebbero maggiori benefici i referenti privati e pubblici.
Per le ragioni esposte, e interpretando il comune sentire degli operai forestali abbiamo ritenuto indirizzare a Lei, le superiori considerazioni, in quanto, pur consapevoli che gli attacchi fuori da ogni riga di decoro istituzionale non possono scalfire la dignità e professionalità dei lavoratori, Ella assuma le conseguenti iniziative dirette a recuperare quel consenso a cui ogni Governo punta, e oggi abbastanza compromesso da accuse gratuite, lesive, fuorvianti e diffamatorie.

Fraterni saluti
Palermo, 18 Luglio 2012




OTTIMA LETTERA!!!

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