04 Agosto 2020
E’ accaduto ad Isnello, piccolo centro delle Madonie. Nunzio Mogavero si trovava in una chiesa per un funerale. Con lui c’era un carabiniere in ferie. Appena hanno sentito quello che stava succedendo i due si sono catapultati nella casa in fiamme
Chissà se la televisione e i ‘Grandi giornali’ troveranno il tempo per raccontare come Nunzio Mogavero, operaio forestale, ha salvato la vita a quattro bambini a Inello, un piccolo centro delle Madonie. Due giorni fa abbiamo raccontato la storia di Paolo Todaro, l’operaio forestale che, a 67 anni, è morto mentre a Mili San marco – frazione del Comune di Messina – lavorava per spegnere un incendio.
Eh sì, per coloro i quali, per anni, hanno gettato discredito sugli operai della Forestale siciliana – in massima parte precari – sono momenti ‘difficili’. Non solo debbono prendere atto che questo personale svolge un lavoro difficile e non certo ben retribuito (non c’è da stupirsi, perché anche i Vigili del fuoco, che rischiano la vita, hanno stipendi bassi), non solo si sono accorti che qualcuno ci lascia pure la vita, ma desso debbono anche prendere atto che ci sono forestali che, oltre a tutelare l’ambiente, salvano anche la vita ad altre persone.
Nel caso di Nunzio Mogavero, ebbene grazie a lui si sono salvati quattro bambini.
“Non ho fatto nulla di speciale – dice al quotidiano La Sicilia -. Solo quello che mi sentivo. Quando ho sentito quelle grida, non ci ho pensato due volte e immediatamente sono corso verso quella casa che andava in fiamme”.
Mogavero, che ha cinquant’anni e va vent’anni presta servizio nell’antincendio boschivo, si trovava in una chiesa per assistere a un funerale. Con lui c’era un Carabiniere in ferie, Francesco Fina. I due hanno sentito delle urla arrivare da un’abitazione vicina. Hanno capito che nella casa in fiamme c’erano bambini dentro. Entrambi si sono catapultati in mezzo al fuoco senza pensarci un istante.
“Dal portone di ingresso – racconta – non si poteva entrare. Ho visto che c’era il tubo della grondaia e, con l’aiuto di Francesco, mi sono arrampicato”.
Nunzio ha subito portato in salvo tre dei quattro bambini. Non deve essere stato facile arrampicarsi. Il forestale si è anche ferito ad una gamba. Stava per andare via quando ha sentito una bimba gridare:
“Ci sono anche io”.
“Non riuscivo a vederla – racconta sempre l’operaio forestale -. La casa era piena di fumo e lei si era nascosta dietro a una pianta. Ho seguito la sua voce e quando finalmente l’ho vista, l’ho presa in braccio e l’ho calata dal balcone”.
Nunzio Mogavero, dai microfoni della RAI, ha ricordato che, da bambino, qualcuno gli ha salvato la vita. E lui è contento di aver fatto la stessa cosa con i quattro bambini:
“Ho fatto quello che mi sentivo di fare senza pensare a niente”.
A Isnello, come in tutti i piccoli centri, si conoscono tutti. La mamma dei bimbi l’ha subito chiamato per ringraziarlo:
“Mi ha telefonato e mi ha detto. ‘Ti sarò grata per tutta la vita’. Le ho risposto che non avevo fatto nulla di speciale”.
Fonte: www.inuovivespri.it
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