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dell'Avvocato Angela Fasano
Miei cari forestali: ripetiamolo tutti insieme: LA LEGGE dispone per l’avvenire, non ha efficacia retroattiva e non può in alcun modo comprimere diritti già acquisiti!
La giurisprudenza, ivi incluse le sentenze di legittimità oggi esaminate, confermano che, nell’ambito del rapporto di lavoro sono configurabili diritti quesiti, solo quelle situazioni che siano già entrate a far parte del patrimonio del lavoratore subordinato (cfr., ad es., Cass., sez. lav., 17.8.2018, n. 20765), ad esempio quale corrispettivo di una prestazione già resa (cfr. Cass., sez. lav., 18.6.2018, n. 16043) o di una fase del rapporto già esaurita (id. n. 18548/2009), oppure ancora in relazione ad evento già maturato (cfr. Cass., sez. lav., 8.5.2000, n. 5825). Non rientrano invece tra i diritti quesiti le ipotesi in cui il contratto collettivo venga ad incidere su posizioni non ancora qualificabili come di diritto soggettivo, ma soltanto a regolare le condizioni di acquisto di diritti futuri (ad esempio: salario non maturato, contingenza non ancora scattata) (in tal senso Cass., sez. lav., 1.7.2014, n. 14944; id., sez. lav., 29.9.2009, n. 20838; id., sez. lav., 22.6.2004, n. 11634).
Ripetiamolo a tutti i perissodattili (ciuchi) che in queste ore parlano di norma “anti indennizzi”.
La prossima settimana divulgherò un video più dettagliato dove spiegherò con semplicità, al fine di far comprendere a tutti i difficili meccanismi giuridici, cosa è successo e cosa succederà. Molti giocano sulla vostra non conoscenza giuridica. Io cercherò di far accedere, a tutti voi, alla comprensione delle norme che vi tutelano! Perché su questa mancata conoscenza alcuni fanno pressione psicologica. Rectius: Violenza psicologica!
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