Ricevo e pubblico
dalla segreteria regionalele
del Sifus Confali
Palermo 28-12-2024 - È stata approvata la legge finanziaria della Regione siciliana. Come in quella nazionale non era stato approvato l'emendamento pro forestali promosso dalla Lega, in quella Siciliana non vi è traccia dell'approvazione dell'emendamento di 50 milioni consegnato dal SIFUS a tutti i Gruppi Parlamentari perché venisse inserito nel maxiemendamento e approvato dall'ARS. Questo emendamento avrebbe consentito ai forestali siciliani di tutti i contingenti di raggiungere 178 giornate lavorative nel 2025. L'emendamento promosso dal SIFUS non avrebbe sottratto a nessun deputato fondi di bilancio immediatamente spendibili ma avrebbe attinto le risorse dai fondi extraregionali, gli stessi fondi che in altre regioni d'Italia, a partire dalla Campania vengono utilizzati per finanziare il 95% dell'intero comparto forestale. In Sicilia, siccome il Governo non è in grado di mettere in piedi una seria programmazione extraregionale, questi fondi vengono restituiti al mittente e quindi alle regioni che sanno spenderli. Come ci riferiva il Capo di Gabinetto del Governo Schifani in occasione dell'ultimo presidio a Palermo, questo modello di finanziamento extraregionale veniva usato fino ai tempi del Governo Crocetta ma poiché la Regione non era in grado di rendicontare le somme spese, il Parlamento finiva col sostituirli ed integrarli in corso d'opera con fondi di bilancio. In CONCLUSIONE, bocciati gli emendamenti alla finanziaria romana e a quella siciliana, l'unica via che rimane ai lavoratori forestali siciliani per raggiungere 178 giornate nel 2025, è quella legata allo sblocco di oltre 4 miliardi di euro immediatamente spendibili sotto osservazione dalla Corte dei Conti. In sintesi, se in Sicilia ci fosse un Governo lungimirante e, sinceramente ne dubitiamo, potrebbe programmare l'utilizzo nei cantieri, dall'inizio dell'anno, di tutti i lavoratori forestali con i fondi già disponibili per realizzare le giornate di legge eseguendo pulizia del sottobosco e manutenzione varia e poi, verso settembre (dopo che la Corte dei Conti avrà sbloccato gli oltre 4 miliardi), altre giornate aggiuntive, realizzando ulteriori opere capaci di consentire a tutti gli operai di raggiungere 178 giornate entro dicembre. Con questa strategia d'intervento si metterebbe in campo una significativa prevenzione e si ridurrebbero al minimo gli incendi boschivi. In ESTATE, qualora il Governo Schifani non destinasse 50 milioni dagli oltre 4 miliardi di euro che gli verranno sbloccati dalla Corte dei Conti, prepariamoci a scendere in piazza Per quello che riguarda il SIFUS, nel 2025, continueremo a rivendicare la riforma pro tempo indeterminato ossia, il ddl 664 che speriamo si scontri presto in Commissione con la proposta pro tempo determinato e monca del Governo Schifani e, soprattutto, a promuovere cause in massa contro l'abuso reiterato dei contratti a termine. Quest'ultima strategia costringerà tutti Governi Regionali a stabilizzare a prescindere dalla nostra proposta di tempo indeterminato.
Maurizio Grosso - Segretario Generale SiFUS
Non sono le cause in massa contro l'abuso dei contratti a termine ,per sperare di costringere il governo regionale a stabilizzarci. Non è solamente questa l'ultima soluzione su cui aggrapparsi.Politici e sindacati hanno l'obbligo di stabilizzare i forestali senza se' e senza ma' .Lo sanno che se vogliono trovare la giusta condizione per effettuare una riforma seria lo possono fare manca solo la volontà di entrambe le organizzazioni (sindacati e politici).Enzo Caruso
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