Tre funzionari dell'Arif, responsabili della gestione e del coordinamento degli interventi, sono ora indagati.
25 Luglio 2024
La Procura di Brindisi ha aperto un’inchiesta per la morte di Mario Rotiglio, un operaio sessantaseienne dell’Arif, avvenuta lo scorso sabato durante le operazioni di spegnimento di un incendio nelle campagne di Ceglie Messapica. Tre funzionari dell’Arif, responsabili della gestione e del coordinamento degli interventi, sono ora indagati. L’ipotesi di reato avanzata dal pubblico ministero Alfredo Manca è omicidio colposo in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Secondo le prime ricostruzioni, l’incendio che Rotiglio stava aiutando a domare si è rivelato fatale per l’operaio. La dinamica esatta dell’incidente è ancora oggetto di indagini, ma sembra che potrebbero essere emerse gravi carenze nelle procedure di sicurezza adottate durante l’intervento.
L’inchiesta della procura mira a chiarire se ci siano state omissioni o negligenze da parte dei funzionari dell’Arif, i quali avevano il compito di garantire la sicurezza degli operai coinvolti nelle operazioni di spegnimento. L’iscrizione nel registro degli indagati rappresenta, al momento, un atto dovuto per permettere l’eventuale nomina di consulenti di parte in vista dell’autopsia, il cui conferimento dell’incarico è previsto per venerdì prossimo.
L’autopsia sarà un passaggio cruciale per comprendere le cause della morte di Rotiglio e per determinare se vi siano stati fattori esterni che abbiano contribuito al tragico epilogo. I familiari dell’operaio e i colleghi dell’Arif attendono con ansia i risultati delle indagini, sperando che si possa fare luce su quanto accaduto e che vengano accertate eventuali responsabilità.
La vicenda ha sollevato un’ondata di commozione e solidarietà nella comunità locale, con numerosi messaggi di cordoglio rivolti alla famiglia di Rotiglio. Allo stesso tempo, la tragedia ha riacceso il dibattito sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori impegnati in attività ad alto rischio, come quelle legate agli interventi antincendio.
Questo tragico evento pone nuovamente l’attenzione sull’importanza di rigorosi protocolli di sicurezza e di una formazione adeguata per tutti gli operatori coinvolti in situazioni di emergenza. La speranza è che da questa tragedia possano emergere insegnamenti utili per prevenire future tragedie e garantire la massima protezione per tutti i lavoratori.
In attesa dei risultati delle indagini, l’intera comunità resta vicina alla famiglia di Mario Rotiglio, condividendo il dolore per una perdita tanto improvvisa quanto ingiusta.
Fonte: ostuninotizie.it
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