21 aprile 2024

PERCHÉ GONGOLARE?


Ricevo e pubblico
dal Segretario Gen.le Reg.le del Sifus Confali 
Ernesto Abate

Se all'Italia vengono comminate multe salatissime attraverso procedure di infrazione comunitarie da parte di Bruxelles, a causa del lavoro precario dovute alla perpretazione di contratti di lavoro a tempo determinato; Se la crisi climatica, crisi idrica ed irrigua, nonché la desertificazione strutturale severa é frutto di una mancata programmazione delle attività lavorative propedeutiche al contenimento delle perdite delle risorse idriche ed irrigue, nonché alla mancata piantumazione, forestazione e regimazione delle acque; 
Se la mancata formazione e riqualificazione del personale e adeguamento dei POV, nonché il consequenziale attingimemto ai fondi extraregionali nei decenni hanno impedito di fatto l'adeguamento e il consolidamento delle infrastrutture; 
Se questi elementi tangibili sono espressione di una classe politica e sindacale inadeguate, perché gongolare per una manciata di caramelle avvelenate contenute nell'articolato di due riforme di settore come quelle promosse dal Governo regionale siciliano, attraverso il suo ex assessore all'agricoltura Sammartino, in materia di Consorzi di Bonifica e Forestali?

Vorremmo ricordare a coloro i quali sono parte in causa, cioè ai lavoratori, che i loro aguzzini non sono quelli che vogliono liberarli dalle catene di un lavoro precario, ma chi continua a perseguire percorsi discriminatori e contrari alla Costituzione italiana, nonché da quanto stabilito dalla comunità europea!

Ribadiamo inoltre, come le necessità oggettive del territorio scaturite dalla inosservanza delle attività obbligate dalle istituzioni di questi apparati regionali, costituiscono parte delle responsabilità che hanno alimentato questo disastro ambientale e che al contrario, attraverso una conduzione politico/amministrativa responsabile abbinata alle proposte di risoluzione contrapposte al Governo regionale attraverso il ddl di riforma dei Consorzi di Bonifica n°588 del 27 settembre 2023 e quello dei Forestali n° 664 del 29 novembre 2023, possano definirsi una volta per tutte le disfunzioni alimentate dal precariato e ricucire i rapporti con la natura, attraverso il riequilibrio funzionale dell'agrosistema e del ciclo biologico delle piante.  

Solo allora si potrà gongolare per aver arrestato in tempo, l'involuzione dell'uomo sulla terra.

Segr Gen Reg Ernesto Abate


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