Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale Sifus Confali
Maurizio Grosso
Roma 10-02-2024 - Non saranno le "caramelle avvelenate" rappresentate dal taglio delI'IRPEF per gli agricoltori con reddito sotto i 10 mila euro offerte dal Governo Meloni che fermeranno la protesta dei trattori. Questo messaggio vale anche per i Governi Regionali e soprattutto per Coldiretti, Confragricoltura e Cia che dopo aver tradito gli agricoltori accettando le politiche irrIcevibili che li hanno messi in ginocchio ancora oggi hanno la faccia tosta di andare a sedere ai tavoli istituzionali.
Gli agricoltori si rappresentano da sé!
E' giunto il momento che gli agricoltori impongano, nei lori interessi e per quelli dell'economia del paese, al "palazzo" un cambiamento di rotta rispetto le politiche agricole comunitarie e nazionali, accolte nell'ultima PAC da centro destra e da centro sinistra e fino ad ieri apprezzate da Coldiretti, Cia e Confagricoltura.
Per queste ragione il SIFUS giovedì 15 febbraio sarà in Piazza del Campidoglio a Roma per rivendicare la seguente piattaforma:
1) SI - Ad una PAC che deve puntare al sostegno dell'Agricoltura mediterranea, delle piccole e medie aziende agricole, del km zero, delle biodiversità e del green deal ed, in ogni caso, deve prevedere una premialità' specifica a favore di quelle imprese che assumono braccianti agricoli rispettando i ccnl per produrre cibo sano e di qualità. Più ne assumono e maggiore deve essere il premio.
2) No - All'Europa dei sussidi ineguali poiché foraggiano le rendite improduttive e dei cibi sintetici poiché uccidono l'agricoltura favorendo le multinazionali.
3) No - Agli accordi di libero scambio e ai green corridor poiché si basano sull'importazione di materie prime a basso costo in cambio di vantaggi per l'industria e la finanza.
4) SI. Alla garanzia del prezzo minimo garantito alla produzione capace di essere remunerativo per gli investimenti dell'azienda e per il lavoro.
5) No, Alla concorrenza sleale attraverso l'introduzione di causole di salvaguardia che prevedano che i prodotti importati debbano contenere le stesse condizioni di sicurezza alimentare e rispetto del lavoro che sono applicate ai nostri produttori e fornitori di servizi.
6) No. Al made in Italy di marchi speculativi che schiacciano territori e produzioni.
7) No. Ad eolico e fotovoltaico selvaggio.
8) SI. Ad una moratoria dei debiti fiscali e bancari per tutte le aziende agricole che producono cibo sano e di qualità.
9) SI. Alla riattualizzazione della norma che interviene in seguito alle calamità naturali in maniera da avere la certezza che le aziende agricole e i braccianti agricoli possano contare su un sostegno adeguato per ricostruire in seguito alle siccità, trombe d'aria, alluvioni, frane,
10) SI. Alla alla cancellazione dell' IMU agricola e dell'IRPEF.
Maurizio Grosso - Segretario Generale SIFUS CONFALI
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