Dal sito www.lacivettapress.it
25 gennaio. Incendio di medie proporzioni a Serravetrano, nei pressi di Palazzolo, zona Rigolizia. Lambite alcune abitazioni. I vigili del fuoco intervenuti hanno fatto ‘quanto potevano’ e i proprietari delle case minacciate dalle fiamme sono dovuti intervenire personalmente con i propri mezzi.
26 gennaio. Contrada Margi a Giarratana. Brucia una collina.
6 febbraio. Incendio boschivo a Monterosso Almo, contrada Scalona.
6 febbraio. Casalvecchio Siculo. Vasto incendio spento grazie all’intervento dei vigili del fuoco di Letojanni, volontari e anche dipendenti dell’ufficio tecnico. Le fiamme, ‘sprigionatesi’ a valle del centro abitato, hanno minacciato un ristorante e sono state fermate grazie all’impiego anche di due autobotti
7 febbraio. Adrano-Biancavilla. Vasto incendio in contrada Filiciusa partito nelle prime ore della mattinata. Le fiamme sono state spente verso le 17 anche grazie all’intervento di un canadair.
9 febbraio. Mentre si aspetta che nei prossimi giorni ci sia la prima udienza del processo contro i presunti autori degli incendi che hanno devastato il territorio della Montagna di Avola e Cava Grande negli anni scorsi, brucia contrada Carubella, soprastante Costa Salvia, in territorio di Noto, zona A della riserva.
La segnalazione parte alle 14 da un abitante della zona ma probabilmente il fuoco è iniziato verso l’una nella parte sommitale per poi scendere nella cava e propagarsi attraverso tre focolai.
Arrivano i vigili del fuoco ma non ci sono pericoli per le case e il loro è solo un lavoro di interfaccia. La zona è impervia, non è raggiungibile dai mezzi ed è impossibile scendere in sicurezza. Non possono far nulla e vengono chiamati per un intervento altrove.
Dei forestali non c’è traccia.
Dopo tre ore dalla segnalazione il fuoco è ancora consistente. Grazie a una nuova segnalazione, arriva un elicottero. Giro di ricognizione e va via.
Qualcuno intanto si è dato da fare per spegnere quanto poteva. Oggi il fuoco è estinto ma tornerà. Perché torna sempre. Torna perché il fenomeno non si vuole affrontare con gli strumenti giusti. Torna perché i nostri amministratori fanno solo parole e concorsi farlocchi. Torna perché, anche se i forestali fossero ‘operativi’, se ci fossero, probabilmente, per l’età non più giovanile, eviterebbero di affrontare la situazione definendola ‘pericolosa’ laddove si tratta semplicemente di un’attività che richiede agilità e vigore trattandosi di luoghi per lo più impervi, difficili, coperti da vegetazione spontanea tra cui è un’impresa farsi strada.
Servirebbe almeno, per lo meno, un gruppo di spegnitori giovani e preparati. Ma è troppo semplice per pensarci. Sono a rischio tutte le riserve. Tutto il nostro territorio.
Ringraziamo per i video e le foto Elena, Saro, Alessandro
Fonte: www.lacivettapress.it
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.