Dal sito www.ilfattonisseno.it
09/02/2024
CALTANISSETTA. Riceviamo e pubblichiamo nota del Coordinatore Nazionale Snalv Confsal Comparto Forestali Manuel Bonaffini in merito alla fin qui mancata stabilizzazione dei lavoratori forestali siciliani e circa i disagi che tale mancata decisione comporta per migliaia di lavoratori da anni alle prese con questa situazione di precariato lavorativo.
“Notevole è il malcontento registrato tra i lavoratori forestali siciliani per la mancanza di notizie certe in merito alla Riforma del Comparto. E’ abbastanza evidente lo stato di disperazione in cui si trovano le famiglie dei lavoratori forestali, ed è altrettanto chiaro il fatto che a, tutt’oggi, non vi è certezza che la loro l’unica fonte di reddito possa essere erogata con continuità.
I lavoratori del comparto rivendicano azioni di protesta al fine di fare rispettare il loro diritto e ottenere certezze sulla riforma in parola. Lo scrivente Organizzazione Sindacale ritiene “che il Governo Regionale deve assumere tutte le opportune iniziative per disporre, a far data già dal corrente anno, la stabilizzazione di tutti i Lavoratori Forestali”.
Ad essere coinvolti dalla situazione di precarietà sono circa 17.500 lavoratori tra antincendio e manutenzione. Occorre mutare la rotta, non è possibile che gli operai lavorino in queste condizioni vivendo una situazione precaria percependo i loro emolumenti stipendiali sempre in ritardo. Sulla ventilata riforma solo chiacchiere e nulla di certo.
Snalv Confsal chiede, con forza, la stabilizzazione quale unica alternativa per dare dignità a questa categoria mantenendola in maniera stabile al lavoro. Oggi la politica deve mettere in campo una riforma strutturale del comparto forestale, pensando in primis al territorio siciliano ed a come utilizzare i lavoratori forestali impiegandoli tutto l’anno.
I Forestali possono essere impiegati in diversi servizi come quelli di prevenzione come è avvenuto in diversi Comuni della Sicilia e in diverse mansioni impiegandoli in servizi di pubblica utilità, evitando la distruzione annuale di migliaia di ettari di bosco, l’aggressione del suolo coltivabile e le speculazioni interessate forse connesse agli incendi del territorio interessato. E’ forse giunta l’ora che, finalmente, la classe politica siciliana, in modo chiaro e definitivamente si esprima sulla sorte lavorativa di detti lavoratori e su quella delle loro famiglie”.
Fonte: www.ilfattonisseno.it
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