La Protezione civile: “Gli eventi non giustificano misure che trascendono le capacità ordinarie”. La Vardera: “Una beffa. Cosa risponde adesso Schifani?”
di Giusi Spica - 07 gennaio 2024
La nota è arrivata in sordina tra Capodanno e l’Epifania, provocando un terremoto alla Regione: Roma ha negato alla Sicilia lo stato di emergenza nazionale per gli incendi del luglio scorso che hanno causato sei vittime e oltre 150 milioni di euro di danni a case, boschi, attività produttive e infrastrutture. Uno schiaffo che apre un nuovo fronte di scontro nella maggioranza di centrodestra: a rigettare la richiesta presentata dal governatore forzista Renato Schifani è stato il dipartimento nazionale di Protezione civile, che fa capo al ministero oggi guidato dall’ex presidente della Regione meloniano Nello Musumeci.
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La risposta dell'On. La Vardera su Facebook:
Clamoroso, sui ristori incendi, Roma sbatte la porta in faccia alla Sicilia, non ci sarà nessuno stato d’emergenza. Avete subito danni? Chiedete alla Regione.
Incredibile ma vero, Schifani chiede a Roma lo stato di emergenza dopo i 6 morti e gli infiniti danni a seguito degli incendi, e Roma sbatte la porta in faccia. Il documento che sono in grado di mostrarvi prova ciò, e la beffa è che la risposta arriva dalla Protezione Civile che fa riferimento proprio a Nello Musumeci ex governatore siciliano. Una bocciatura allucinante che dimostra come lo stesso Governo si sia lavato le mani e abbia lasciato sola la Sicilia. Come risponde Schifani a questo documento che isola ancora di più il suo Governo e che dimostra come Roma abbandoni la Sicilia.
In soldoni avete subito danni vedetevela voi. In questa finanziaria rivendico di aver inserito la mia quota di 300 mila euro per chi ha subito danni e ha perso tutto, e solo allora il Governo capendo che non poteva non fare nulla ha aggiunto 2,7 milioni di euro. Troppi pochi per arrivare ad aiutare tutti, solo con l’Intervento di Roma si potevano ristorare tutte quelle famiglie che hanno perso la loro casa, e che da mesi non hanno più nulla così come la famiglia Meli. Siamo di fronte ad una crisi con Roma conclamata, Schifani prenda atto che Roma ha dimenticato la Sicilia e i siciliani.
I siciliani servono solo per le elezioni poveri scemi che siamo operaio forestale precario da 33anni vergogna Giovanni martorana
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