Dal sito www.thehour.info
15 Ottobre 2023
In uno degli ultimi articoli che abbiamo dedicato agli incendi boschivi che continuano a colpire la Sicilia abbiamo avvertito il Governo regionale che a Ottobre e a Novembre, in Sicilia, non sono infrequenti le giornate di caldo, soprattutto negli ultimi anni. Magari con il vento di scirocco. Quella di oggi, Domenica 15 ottobre, non è stata una grande sciroccata: anzi. La temperatura ha ‘viaggiato’ fra 30 e 34 gradi centigradi. Puntuali come orologi svizzeri sono arrivati gli incendi boschivi. Fuoco a Palermo, sul solito Monte Pellegrino; fuoco in provincia di Palermo, a Petralia Sottana, sulle Madonie e dalle parti di Caccamo; interventi anche a Tremonzelli, a Lercara Friddi e qualche problema anche a Monreale; fuoco nell’Ennese, a Pietraperzia; fuoco nel Siracusano, a Carlentini e a Noto; fuoco nel Trapanese, a Gibellina e a Marsala; fuoco anche a Santo Stefano di Quisquina, nell’Agrigentino: brutta notizia, questa, perché le aree boscate di questa provincia fino ad oggi sono state tutto sommato risparmiate. Nelle cronache di queste ore c’è anche il tentativo di un ragazzino che ha provato ad appiccare il fuoco nel Parco della Favorita, unico ‘polmone verde’ di una Palermo dove il cemento ha quasi del tutto sostituito il verde e dove si tagliano alberi ad ogni piè sospinto, ora per fare spazio al Tram, ora per ‘prevenire’ i crolli degli alberi sotto i colpi del vento… Follie su follie!
Ormai abbiamo capito che la prevenzione degli incendi boschivi in Sicilia è una barzelletta
Tornando agli incendi, va detto che, ancora una volta, il Governo regionale di Renato Schifani, si è fatto trovare impreparato. La prevenzione degli incendi boschivi, in Sicilia, ormai è una barzelletta. Non escludiamo che qualche esponente del Governo regionale chiami in causa i delinquenti che appiccano il fuoco. E’ così da anni. Quando nel Novembre del 2017 si è insediato il Governo regionale di Nello Musumeci, abbiamo provato a illustrare in tutte le salse che gli incendi boschivi – e anche gli incendi a ridosso dei centri abitati – sono tutti dolosi. Giusto cercare gli autori di questi misfatti, ma ancora più giusto è prevenirli. Fatica inutile, perché il Governo Musumeci, soprattutto negli ultimi due anni del proprio mandato, ha battuto i record degli incendi boschivi: 82 mila ettari di aree versi siciliane incenerite nel 2021 e 68 mila ettari di verde incenerito nel 2022. Abbiamo allertato il successivo e attuale Governo Schifani, che alla prevenzione con il personale forestale nelle aree verdi in servizio h24 ha preferito rivolgersi al Corpo Forestale e alla Protezione Civile, con il corollario di aerei ed elicotteri. La solita solfa. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: incendi boschivi a Luglio, ad Agosto, a Settembre e in questi giorni di Ottobre. L’aspetto tragicomico è che il presidente non cambia linea: insomma, squadra che perde non si cambia: si va avanti con il Corpo Forestale, con la Protezione Civile, con l’arrivo dei Vigili del Fuoco. Fino ad oggi, nessuna prevenzione, solita rincorsa del fuoco.
Qualcuno dovrebbe spiegare agli attuali governanti della Sicilia che gli incendi boschivi, da almeno sei-sette anni, sono un fenomeno mondiale
Riprendiamo un passaggio di un nostro articolo dello scorso Agosto, dopo i soliti incendi: “… restiamo perplessi sul fatto che la Regione siciliana continui ad appoggiarsi su due istituzioni – Corpo Forestale e Protezione civile regionali – che fino ad oggi si sono dimostrate inadeguate. Gli incendi boschivi sono tutti di natura dolosa. E non soltanto la Sicilia ma in tutto il mondo, se è vero da alcuni anni ‘qualcuno’ sta incenerendo milioni di ettari di boschi e foreste, dalla California all’Australia, dalla Siberia al Canada, dall’Alaska (come potete leggere qui: https://www.innaturale.com/incendi-in-alaska-perche-lo-stato-americano-brucia-sempre-di-piu) al Sudamerica, dall’Africa all’Europa (mai gli incendi boschivi, in Europa, sono stati così tanti: https://www.istituto-oikos.org/notizie/gli-incendi-in-europa-non-sono-mai-stati-cosi-tanti)… A nostro modesto avviso, ormai da qualche tempo sembrerebbe che una setta di invasati sia all’opera per distruggere le aree verdi del Pianeta. Questi matti vogliono incenerire tutte le aree verdi Terra, con effetti terribili, perché senza le piante non riusciamo a immaginare la vita… Dopo due anni di incendi micidiali nelle aree boscate della Siberia, la Russia di Putin ha profuso un grande impegno per cercare di capire cosa sta succedendo. Eppure l’unico risultato – così almeno sembrerebbe – è una riduzione della superficie colpita dal fuoco, se è vero che lo scorso Maggio un incendio di enormi dimensioni ha colpito la Regione del Kurgan (come potete leggere qui: https://www.today.it/mondo/incendi-siberia-kurgan.html). Non parliamo di quello che sta succedendo in Canada, dove un Governo di dilettanti ha abbassato la guardia nei circa 156 milioni di ettari di boschi che si trovano in questo Paese. Risultato: fino ad oggi, in Canada, sono andati in fumo circa 13 milioni di ettari di boschi con l’emissione nell’aria di un quantitativo inimmaginabile di fumi e di anidride carbonica! Cosa stiamo cercando di dire? Che i governanti di tutti i Paesi del mondo, invece di continuare con le ottuse guerre, dovrebbero riunirsi per cercare di capire chi sono questi criminali che appiccano il fuoco in tante aree del Pianeta e, soprattutto, come agiscono (ovvero che tecnologie utilizzano)”. Per la cronaca, sembra che in Canada, ad Ottobre, gli ettari di boschi bruciati siano arrivato a quota 15 milioni di ettari.
Spegnere la televisione e accendere i cervelli
Servirà a qualcosa questo articolo? No. L’attuale Governo regionale, per coprire la propria inadeguatezza, chiamerà in causa i “delinquenti che appiccano il fuoco”. Qualche televisione dirà che i responsabili sono gli operai forestali (come potete leggere qui). Parlano con le prove? Non ne hanno bisogno. Tanto in televisione si può dire tutto e il contrario di tutto. Il vero dramma è che a governare la Sicilia arrivano soggetti che sanno poco o nulla di questioni tecniche, con riferimento, per citare due esempi, all’agronomia e alla selvicoltura. Così, tra presunzione e inadeguatezza, non si accorgono che i 32-24 gradi a metà Ottobre potrebbero essere un segnale bruttissimo: magari l’annuncio sinistro che dalla fine di Maggio del prossimo anno le temperature potrebbero oscillare da 45 a 55 gradi… Cosa succederebbe in una Sicilia che è già da anni dentro una ‘bolla sahariana‘ e dove i boschi e, in generale, le aree verdi sono state drasticamente ridotte dagli incendi? Lo lasciamo alla vostra immaginazione…
Foto incendio Santo Stefano di Quisquina tratto da Quisquina Channel
Fonte: www.thehour.info
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