Dal sito www.palermotoday.it
Il governatore: "Le dichiarazioni di Marciante stupiscono e rischiano solo di fomentare la sommossa popolare, riteniamo ingiustificabili questi attacchi"
Prima la notte di fuoco sulle Madonie e la grande paura per gli abitanti di Gratteri con le fiamme che hanno minacciato le case. Poi la polemica a distanza tra il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, e il presidente della Regione Renato Schifani. Nelle scorse ore Marciante ha espresso "vicinanza" alla comunità, per poi puntare il dito contro le istituzioni. "Ormai il fenomeno degli incendi è diventato insopportabile - ha detto -. Occorre organizzare una protesta generale davanti all'inerzia colpevole dei vari governi regionali. Mi dispiace tanto. Tra incendi e calo demografico avanza la desertificazione della Sicilia".
Dichiarazioni che non sono piaciute a Schifani. "Stupiscono le parole del vescovo di Cefalù, che rischiano solo di alimentare proteste e fomentare la sommossa popolare - ha detto il governatore -. Comprendo e condivido la rabbia e l'indignazione per questo ennesimo scempio ai danni del nostro territorio e delle nostre comunità, ma riteniamo ingiustificabili gli attacchi a questo governo regionale che fin dal suo insediamento ha lavorato e continua a lavorare per risolvere in maniera strutturale i problemi della Sicilia, tra i quali gli incendi, operando strategicamente per la tutela del territorio e la prevenzione".
"Ricordo al vescovo che abbiamo dovuto pagare un duro prezzo in termini di vite umane nel contrasto ai roghi causati spesso da criminali senza scrupoli - ha concluso Schifani -. Tutte le istituzioni dovrebbero unire le forze per una trasformazione culturale improntata alla cura e al rispetto del creato". Per domare questo vasto incendio da ieri sera sono impegnati 12 squadre con 50 operai forestali, 12 autobotti, 6 ispettori del Corpo forestale della Regione Siciliana, 2 canadair e 2 elicotteri.
Sulla vicenda è intervenuto (con ironia) il segretario regionale del PD Sicilia,Anthony Barbagallo. “Nessuno osi disturbare il quieto governare del presidente Schifani! Men che meno il vescovo di Cefalù - ha detto Barbagallo -. Di fronte all’ennesimo fenomeno associato e imprevedibile, ovvero vento di scirocco e conseguenti incendi e alle rimostranze dell’alto prelato, Schifani lo riprende bollando le sue dichiarazioni come ingiustificabili. Siamo al delirio da onnipotenza che non cela altro, e lo abbiamo detto anche quest’estate, l’assoluta inadeguatezza politica di questo esecutivo con in primis il suo presidente”.
“Dalla Regione nessuna programmazione, zero attività di prevenzione e - prosegue - controllo nelle zone boschive e in quelle ad alto rischio incendi a causa dell’incuria. Ed è altrettanto grave, da parte di Schifani, strumentalizzare il sacrificio, a costo della vita, del personale anti incendio, per zittire il vescovo di Cefalù, a cui va la nostra vicinanza e solidarietà”.
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Fonte: www.palermotoday.it
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