07 agosto 2023

SIFUS CONFALI SICILIA CB - LE RAGIONI DELLA NOSTRA RIFORMA DEI CONSORZI DI BONIFICA


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Palermo 7 -08-2023 - Il Sifus negli ultimi mesi ha provato ripetutamente, ma invano,  a  far cambiare impostazione al ddl di riforma dei consorzi di bonifica promosso dall' Assessore all'Agricoltura on. Sammartino. Lo ha fatto attraverso diversi incontri, iniziative di protesta e pubblici convegni.
Nonostante questi molteplici tentativi, il ddl in questione che a nostro giudizio  dovrebbe guardare al futuro, è rimasto quello concepito originariamente e, naturalmente contiene nelle sue fondamenta, le stesse criticità evidenziate nella gestione dell'ordinaria amministrazione che registra problemi significativi a partire da  carenze di riserve idriche, ritardi fino a 5 mesi nel pagamento degli stipendi e reti di distribuzione ancora più colabrodo.
Cosa contestiamo al ddl del Governo Schifani?
- Le  finalità dei Consorzi di Bonifica vengono  depotenziati a partire dall'abrogazione dell'art 1 e 2 della lr 45/95  poiché si toglie l'obbligo di progettare, programmare e di realizzare opere di Bonifica, difesa, tutela e salvaguardia del territorio.
- In seguito alla cancellazione dell'obbligatorietà della bonifica del territorio, inevitabilmente i costi di gestione dei Consorzi di Bonifica, lieviteranno e graveranno ulteriormente sui Consorziati, al fine di garantire attraverso il pagamento dei canoni irrigui e di consumo, i bilanci. Così come accade oggi.
- Verranno nominati 13 Commissari liquidatori per procedere alla liquidazione degli 11 Consorzi di Bonifica mandatari senza rappresentanza e quelli di Sicilia Orientale ed Occidentale;
- Arrivera' la nomina di 1 Commissario per la fase di transizione dagli attuali Consorzi di Bonifica ai nascenti 4;
- È molto prevedibile la presenza di almeno 3 nuovi Direttori Generali e con buona probabilità anche esterni, visto che quelli interni sono in forse.
- È certo che arrivino 5 Componenti di CdA di cui 1 politico per ogni nascente Consorzio e siccome sono 4 in totale, si tratta di 20 componenti complessivamente;
- E' certo che arrivi 1 componente politico che componga l'ufficio interconsortile;
- Le piante organiche variabili (POV) saranno composte senza l' intendimento di garantire e tutelare in numero dei dipendenti previsti negli attuali POV e i diritti di anzianità acquisiti negli 11 Consorzi di Bonifica, ma attraverso la  volontà del commissario che potrà agire in piena  autonomia.  Inoltre, i contenziosi scaturiti per la mancata riqualificazione del personale, lieviteranno  enormemente.
- Non emerge un piano di  garanzie sulle incidenze economiche/progettuali/forza lavoro, necessarie per attuare le obbligatorie attività di Bonifica.
- La riforma non contiene nessuna indicazione sui criteri di transizione dei lavoratori sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, oggi, distribuiti su 11 comprensori irrigui ma che dovranno essere ripartiti nei nascenti 4 comprensori.
- Non esiste nessuna garanzia sul proseguimento dello scorrimento del turnover a maggior ragione perché sono in essere  11 graduatorie  che dovrebbero scorrere e transitare in 4 consorzi. Si innescheranno  una serie infinita di contenziosi.
- Così facendo i nascenti Consorzi di Bonifica saranno già portatori di debiti. 
- Ci sarà un maggiore controllo politico.
-.Ci sara' maggiore ricorso alle ditte esterne.
Cosa prevede la proposta di riforma del Sifus?
- L'obbligo della Bonifica, della tutela e della difesa del territorio attraverso la progettazione,  l'autorizzazione ad enti terzi, la programmazione e la manutenzionee del Territorio .
-Che l'area di irrigazione per questioni geomorfologiche deve essere individuata in bacini idrografici.
- La perentorieta'  degli interventi di bonifica  e di manutenzione per regimare le acque e anche nella mitigazione del dissesto idrogeologico e dell'erosione del suolo viene individuata nei confini provinciali.
- Una moderna rete infrastrutturale che sfrutta le rinnovabili e le energie alternative  in maniera da abbattere i costi derivanti dal sollevamento delle acque.
- Il transito  dei lavoratori nei bacini deve avvenire garantendo tutti e sulla base del criterio di anzianità, vicinanza abitativa e quiescienza nonche' delle norme che tutelano l'imparzialita' in queste situazioni.
- Qualora il turnover , all'entrata in vigore della riforma , non fosse ancora stato applicato, garanzia in tempi rapidi della sua concretizzazione. 
- Il consorzio deve curare l'attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti stradali rurali, interpoderali e di penetrazione , della rete di elettrificazione rurale e di quella degli acquedotti rurali, esclusivamente di natura pubblica, insistenti all'interno del perimetro Consortile .
- Che la chiusura dei contenziosi deve avvenire garantendo soluzione di continuità contrattuale.
- La presenza anche dei rappresentanti dei lavoratori negli organismi decisionali.
Per queste ragioni invitiamo le forze politiche che non condividono l'impostazione strategica del ddl del Governo a sostenere la nostra proposta di riforma.
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS




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