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Sicra Press
Orazio Vasta
Anche ieri, domenica pomeriggio, alle ore 16 circa, un intenso fumo proveniente dalla SP 104, dopo i vivai Sciacca, veniva intercettato, dalla vedetta della forestale la CT 51 L'area interessata era una di quelle più difficili da poter raggiungere solo con i mezzi a terra.
A bruciare, questa volta, la vegetazione ripariale del fiume Gornalunga, quasi al confine con l'area di Riserva dell'Oasi del Simeto.
Il vento presente faceva si che le fiamme si propagassero velocemente.
Dopo pochi minuti dall'allarme giungeva sul posto la squadra antincendio della Forestale Catania 21 e successivamente un equipaggio dei volontari della Protezione Civile regionale dell'associazione Gruppo Volontari d'Italia.
Presente anche la pattuglia del Distaccamento forestale di Catania che dirigeva le complicate operazioni.
Un componente della CT 21,il Capo Squadra forestale, schierava il personale della Protezione Civile sul punto fuoco più ad est, la punta estrema, ed agiva con loro,mentre la squadra antincendio della Forestale cercava di combattere le insidiose fiamme più ad ovest.
Sul posto a dare manforte anche due equipaggi dei Vigili del fuoco.
Importante l'ausilio dei proprietari dei terreni limitrofi all'area golenale del fiume Gornalunga che con trattori e aratri riuscivano a creare dei viali parafuoco, per arginare l'eventuale salto di fiamma.
I mezzi della Forestale e della Protezione Civile ed un Pick-up dei Vigili del fuoco agivano all'interno di una golena.
Il vento spingeva con veemenza un eterno combattimento tra vento e fuoco.
Ma gli schieramenti di uomini e mezzi riuscivano a domare le fiamme, con il solito sudore e impegno.
Importante l'arrivo del nuovo automezzo della Forestale, che riusciva con il suo 4x4 a scendere nell'area golenale e dare l'input alla chiusura dell'incendio.
La Forestale del distaccamento forestale di Catania presente sul posto con il suo comandante Andrea Munzone, ha coordinato l'intervento e in collaborazione con il personale della Sorveglianza della Riserva dell'Oasi del Simeto, che hanno svolto un lavoro certosino nell'area limitrofe.
Registriamo che i proprietari dei terreni, agricoltori, allevatori sono molto arrabbiati perché questi incendi criminali danneggiano l'ambiente e l'economia e mettono in pericolo vite umane.
Tra gli operatori intervenuti sul posto un commento: "L'amarezza è tanta anche perché c'è il sospetto che chi ha appiccato il fuoco potrebbe essere rimasto nella zona ad osservare il "suo lavoro". Amarezza e rabbia".
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