Pubblicato sulla GURS l’articolo che legittima in Sicilia l’operatività delle OdV di protezione civile. Si conclude un iter lungo 18 anni
11 Agosto 2023
PALERMO – Attività di spegnimento incendi boschivi: da oggi in Sicilia, per tali operazioni viene riconosciuto e pienamente legittimato il ruolo del volontariato AIB (Antincendio Boschivo) di protezione civile. La svolta, attesa da molti anni, è arrivata con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, numero 32 del 29 luglio, articolo 23, il cui titolo è “Volontariato antincendio”.
Cosa cambia rispetto a ieri?
Tutto. Perché con la nuova legge, il Corpo Forestale della Regione Siciliana, che nell’isola è l’ente deputato per lo spegnimento degli incendi boschivi, si avvarrà a pieno titolo del volontariato AIB di protezione civile. Al contrario di ciò che era previsto dalla vecchia norma che, di fatto, escludeva tali volontari proprio da questa attività. Una limitazione che, se confrontata con la normativa che regola il ruolo del volontariato AIB in altre regioni più avanzate nel settore, rappresentava una vera e propria anomalia. Un caso geografico particolare e discutibile, tanto più macroscopico ed evidente proprio nelle occasioni in cui i volontari AIB di Emilia Romagna, Piemonte, Friuli, Veneto e Lombardia, giunti in Sicilia per dare una mano nell’ambito degli annuali gemellaggi, si ritrovavano a non poter intervenire con le stesse regole d’ingaggio e la stessa autonomia in atto nei loro territori d’appartenenza.
Regole d’ingaggio e nuove procedure
Il volontariato sarà impiegato secondo protocolli sottoscritti dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana con Corpo Forestale RS, Comando Regionale dei Vigili del Fuoco e i Sindaci dei comuni. Il Coordinamento del volontariato sarà del DRPC Sicilia, mentre per gli stessi volontari è prevista un’attività di formazione che rispecchia precisi standard operativi. Una strada, questa, già intrapresa e che sta portando nuova consapevolezza e responsabilizzazione tra gli addetti volontari allo spegnimento degli incendi. Del resto la stessa legge prevede contributi economici destinati al volontariato che saranno d’aiuto per la via ormai intrapresa.
Una svolta le cui radici risalgono al 2007
Foto scattata a Custunaci, nel 2007
Ci sono voluti sedici anni per una svolta la cui paternità è ben nota, come la stessa località. Custonaci, nel trapanese, dove si è svolto il primo gemellaggio AIB e si sono evidenziate le oriam accennate differenze operative tra i volontari delle diverse regioni.
Un cambio di passo che è stati osteggiato per decenni sulla base di un pregiudizio: i volontari di protezione civile, in alcuni ambienti dei forestali (in particolare gli stagionali) e degli stessi Vigili del Fuoco (che peraltro hanno una tradizione di volontariato al loro interno), apparivano come dei concorrenti degli operai forestali e degli avventizi dei Vigili del Fuoco. In sintesi la presenza di persone dedite allo spegnimento degli incendi, per giunta a titolo gratuito, avrebbe potuto essere di ostacolo all’aumento, per i precari, delle giornate di lavoro e alla loro futura stessa stabilizzazione.
Difficile trovare un nesso logico che giustifichi l´interesse pubblico in questa controversa vicenda, ma da oggi tutto questo in Sicilia è di fatto archiviato, anche perché il sistema di Protezione Civile italiano, immaginato e fortemente voluto dal suo padre fondatore, Giuseppe Zamberletti, ha assegnato un ruolo chiaro e ineludibile proprio al volontariato, con buona pace di tutti. Una scelta supportata anche dalla storia delle gravi emergenze che allora aveva affrontato il Paese, dove il ruolo di un volontariato, ancorché non organizzato, restituiva grandi risultati, anche di immagine, visto che la popolazione giovane e meno giovane, uomini e donne, come avvenne nel dopoguerra, dimostrava al mondo intero in cosa consiste lo straordinario valore della solidarietà
Prima di Custonaci, nel 2005, arrivano i primi mezzi antincendio.
Del resto anche in Sicilia, due anni prima di Custonaci, nel 2005, fu proprio l’attuale dirigente generale Salvo Cocina a gettare le basi per l’ingresso a pieno titolo e con mezzi adeguati del volontariato di Protezione Civile nei servizi AIB e di interfaccia. Ciò avvenne con l’utilizzo di risorse europee. (fondi utilizzati anche per il rinnovo e l’ampliamento del parco macchine di alcuni anni fa). Infatti, furono acquistati i primi mezzi di protezione civile e poi attuati i campi interregionali AIB di Custonaci (TP) e Iria (in provincia di Messina). “L’idea era quella di mettere in campo i volontari seguendo l’esempio di alcune regioni più avanzate come Friuli, Emilia Romagna etc…”, non si stancava di ripetere l’allora il DG Cocina.
Bisogna fare un salto in avanti e arrivare al 2021, però, per la preparazione dei lavori che hanno portato alla svolta di oggi. Il 2021 è stato l’anno degli incontri, dei tavoli di lavoro tra Dipartimento di Protezione Civile, Corpo Forestale e Comando Regionale dei Vigili del Fuoco. Lunghi tavoli tecnici per fissare le regole d’ingaggio, gli standard formativi da seguire, i costi etc. Per spazzare via le antiche diffidenze. Poi, attività ripetuta per tre anni di seguito, la dirigenza regionale dei tre enti, si è presa carico anche di fare dei tours itineranti in ognuna della nove province siciliane, ubna sorta di cattedra ambulante di antica memorim, mirata ad illustrare, anche a livello locale, ai funzionari dei vari enti, ai sindaci, agli stessi volontari, agli operatori AIB della forestale, ciò che si era concordato, aprendo anche a suggerimenti e osservazioni. Impresa non tra le più semplici, a causa dei pregiudizi mai scemati da parte dei forestali riguardo ai volontari e alla falsa convinzione che un volontario, per la sua forma dilettantesca di impiego, non potrà mai essere un bravo “pompiere”. La storia di questi tre anni racconta la storia di uomini e donne che hanno ricevuto adeguata formazione e abilitazione allo spegnimento degli incendi proprio da Corpo Forestale e Vigili del Fuoco. Le cose non stavano esattamente come le raccontavano in precedenza. Il lavoro compiuto a partire dal 2021 ha portato in tempi straordinariamente brevi, considerando le basi originarie poste nel 2005, al mese di maggio del 2023, quando la giunta regionale, su proposta del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha approvato le nuove norme per il volontariato impegnato nella campagna Antincendi Boschivi.
Il commento del Dirigente
Generale Cocina
Il commento del padre ispiratore di questa riforma, il Dirigente Generale Salvo Cocina, non può che essere di compiacimento, anche perché il raggiungimento di questo obiettivo ha attraversato buona parte della sua lunga carriera di dirigente della Regione Siciliana. “La forza volontariato ora ha pari ordine di grandezza di quelle di Forestale e Vigili del Fuoco, con il vantaggio che il volontariato è dislocato capillarmente sul territorio”. Queste sono queste le poche parole pronunciate dal DG Cocina. Perché oggi parlano solo i fatti.
Francesco Venuto/DRPC Sicilia
Leggi anche:
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.