14 luglio 2023

SIFUS CONFALI EMILIA ROMAGNA: NEL 2021 E 2022 IL GOVERNO BONACCINI HA MANDATO INDIETRO 55 MILIONI DI FINANZIAMENTI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO POICHÈ È STATO INCAPACE DI SPENDERLI. SUCCEDE ANCHE IN ALTRE REGIONI. GROSSO: USATE I FORESTALI, I SAAP, GLI OPERAI DELLA BONIFICA A TAL UOPO




Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale del Sifus Confali

Bologna 14-07-2023  - Il Governo dell’Emilia Romagna del Presidente  Stefano Bonaccini ha restituito fra il 2021 e il 2022 al Ministero delle Infrastrutture ben 55,2 milioni di euro di un finanziamento di 71,9 milioni di euro ricevuto dallo Stato per la manutenzione e la messa in sicurezza dei corsi di acqua della Regione.
Lo ha scritto nella sua relazione - ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale del Sifus - la Corte dei Conti che ha aggiunto: sono stati restituiti perché la Regione non è stata capace di spenderli nei tempi previsti dai contratti di finanziamento a carico dello Stato.
 Quei fondi - ha continuato Grosso - che il Governo Bonaccini  non è stato capace di spendere avrebbero ridimensionato sicuramente i danni   compiuti dalle alluvioni. Nell’elenco degli interventi previsti in quei finanziamenti perduti - ha continuato Grosso - c’erano infatti anche la «Manutenzione ordinaria per sistemazione rete idrografica del bacino Lamone», i «Lavori di sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana in tratti saltuari nei corsi d’acqua dei Bacini del T. Idice e del T. Sillaro», e pure gli “Interventi urgenti e d’emergenza nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Idice», quelli “d’emergenza nei corsi d’acqua dei bacini del torrente Sillaro», nonché i «Lavori di sfalcio, taglio vegetazione riprofilatura e ripristino sponde in frana in tratti saltuari dei torrenti Idice, Savena, Sillaro, Quaderna, Gaiana e Fossatone», i «Lavori di Manutenzione Torrente Ravone» e tanti altri.
L'Emiglia Romagna - ha concluso Grosso -, purtroppo, non è l'unica regione a perdere finanziamenti per la messa in sicurezza preventiva del territorio. Altre regioni, a partire dalla Sicilia, Basilicata, Campania  hanno queste brutte capacità. Per spendere seriamente le risorse anziche restituirle, è necessario che vengano utilizzati, in economia diretta, tutti gli operai forestali, saap, dei consorzi di bonifica, ecc, ancora non titolari di contratti a tempo indeterminato poiché la loro esperienza, la loro professionalità, è all'altezza delle sfide imposte dai cambiamenti climatici tempo.
L'addetto stampa sifus confali




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