Ricevo e pubblico
dall'Ufficio Stampa UGL/UTL Palermo
“Nel 2022 in Sicilia sono aumentati i morti sul lavoro. Non è una bella notizia il report Inail nazionale che fotografa l’andamento degli infortuni in Italia. Pur con una diminuzione complessiva in Sicilia purtroppo scontiamo una crescita degli infortuni mortali. Da mesi, anni, diciamo che occorre prevenire, formare, non soltanto i lavoratori ma anche i Datori di Lavoro sia essi pubblici che Privati. Va fatto uno sforzo che non sia di facciata. Uno sforzo affinché la Sicurezza sul Lavoro diventi prassi consolidata, primaria conoscenza alla pari delle professionalità legate alle attività sia esse operative/manuali, sia esse intellettive/progettuali. Uno sforzo che deve essere accentuato da accordi con le scuole sin dalla scuola primaria. La sicurezza e la salute nel lavoro deve essere materia di studio e formazione scolastica ed evolversi al lavoro. Solo quando ci sarà una coscienza culturale formata al rispetto della prevenzione i rischi degli infortuni potranno ridursi. In questo il CO.CO.PRO Comitato Consultivo Provinciale INAIL di Palermo è impegnato a finalizzare progetti con le scuole”.
Lo dichiarano Raffaele Loddo e Filippo Virzì Componenti del Comitato Consultivo Provinciale Inail di Palermo.
“Di pari passo – aggiungono Loddo e Virzì – chiediamo il potenziamento degli uffici preposti ai controlli degli Ispettorato del lavoro e degli uffici Inail. Nella sola Sicilia occorrono 300 unità per rendere efficaci le verifiche ed i controlli al rispetto delle norme previste dalla legge 81/08 e smi, che negli anni ci sono state. La prevenzione è una chimera senza i dovuti controlli così come senza verifiche nei cantieri, uffici, nelle sedi di lavoro le violazioni, le disattenzioni, il mancato utilizzo delle dotazioni di protezione causano inevitabilmente gli incidenti. A tutto questo si aggiungano le tante modifiche al modo di lavorare che ha ridotto le unità lavorative per risparmiare sul costo del lavoro per via di appalti sempre più al ribasso senza salvaguardare le vite umane. In una fase di forte ripresa grazie anche ai fondi del PNRR il rischio di tralasciare aspetti importanti della sicurezza pur di non sprecare tempo prezioso (così è spesso interpretato il tempo occorrente alla formazione sulla salute e sicurezza) per raggiungere gli obbiettivi fissati. Tutte le attività devono essere riviste nella modalità di svolgimento e devono privilegiare la salvaguardia della vita umana sul profitto. Lo abbiamo già detto”.
“Nei rinnovi dei CCNL i sindacati – sostengono – devono con forza chiedere che oltre alla formazione ricorrente, alla prevenzione dei luoghi di lavoro non si prevedano più attività svolte da mono operatori, ma tutte devono essere svolte da almeno coppie di lavoratori, specialmente quelle più pericolose e quelle pomeridiane e notturne. Non ci sono ispezioni sufficienti nei cantieri di lavoro per mancanza di Ispettori. Basta lavoro nero, basta riduzione di costi, basta incidenti sul lavoro in cambio di minori costi e maggiori profitti. Anche la legislazione Nazionale in materia di appalti va cambiata per sostenere questi percorsi di civiltà”.
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