29 novembre 2022

SIFUS CONFALI: I MORTI DI ISCHIA COME QUELLI DI SENIGALLIA E DI TUTTE LE COMUNITÀ DEVASTATE DAGLI ALLAGAMENTI, DALLE FRANE, DAGLI SMOTTAMENTI, ECC, CI DICONO CHE LA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO È DIVENUTA LA PIÙ GRANDE E PRIORITARIA OPERA PUBBLICA DA REALIZZARE. IN QUESTA DIREZIONE IL SIFUS HA CHIESTO UN INCONTRO AL MINISTRO ALL'AMBIENTE E AL MINISTRO ALLA PROTEZIONE CIVILE



Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Benevento 29-11-2022 -  I lutti insopportabili  che si registrano ogni qualvolta che le sempre più frequenti alte precipitazioni meteorologiche si scontrano con le fragilità dei territori, da nord a sud, ci dicono che  la messa in sicurezza del territorio è divenuta la più grande e prioritaria opera pubblica che bisogna realizzare nei nostro paese.
E' inutile che in questa delicata fase si perda tempo nei palazzi e nei salotti televisivi per ricercare  le responsabilità circa i disastri che hanno massacrato Ischia - ha dichiarato Maurizio Grosso Segretario Generale SIFUS - poiché sono arcinote e derivano dal connubio cementificazione selvaggia/assenza di messa in sicurezza del territorio. Chi ha consentito la cementificazione selvaggia, le sanatorie edilizie, i condoni e non ha inteso realizzare opere di manutenzione e messa in sicurezza del territorio  - ha continuato Grosso - sono i responsabili dei disastri ambientali  da Ischia a Stromboli, da Sciacca a Sanigallia, ecc, ecc.  Ora le istituzioni, in primis  il Governo  Meloni - ha continuato Grosso -  devono decidere se aspettare che tra qualche giorno si spengano i riflettori sui lutti  di Ischia , nelle more che tra qualche settimana se ne registrino altri, oppure, prendere il toro oer le corna ed intervenire seriamente per affrontare e risolvere i problemi derivanti dalle fragilità strutturali del nostro territorio realizzando opere capaci di metterlo in sicurezza, magari, approfittando dei fondi del pnrr. Per mettere in sicurezza il territorio - ha continuato Grosso -  bisogna abbandonare la strategia dell'emergenza ed abbracciare quella della prevenzione che può essere subito avviata utilizzando  gli operai forestali e dei consorzi di bonifica a tempo indeterminato nelle more che venga messo in campo anche altro personale. Chi meglio di loro è in grado di realizzare la pulizia dei letti dei fiumi, dei torrenti, dei corsi d'acqua e  la sistemazione degli argini degli stessi? Chi meglio di loro è in grado di realizzare l'assestamento e il consolidamento idrogeologico del territorio anche attraverso opere di ingegneria ambientale? Ecc,ecc.
Il SIFUS - ha concluso Grosso -  ha chiesto un incontro al Ministro all'Ambiente, on. Paolo Zangrillo e al Ministro alla Protezione Civile, On. Musumeci per rappresentargli soluzioni pro messa in sicurezza del Territorio.




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