dal presidente del Fas Sicilia
Salvatore Ferrara
Richiesta di incontro FAS Sicilia al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per capire e sapere se dobbiamo continuare ad agevolare i piromani ad incendiare i boschi o migliorare e valorizzare i settori forestali per tutelarli
Credo che era mio dovere chiedere un incontro con il Presidente della Regione Sicilia. I disastri a livello forestale che si sono verificati in questi anni passati, ormai sono sotto gli occhi di tutti. Le scelte dei maggiori sindacati e quelle politiche hanno riportato il settore indietro agli anni 70. In questi decenni non si è fatto nessun passo avanti, i forestali continuano a vivere nel precariato e nell’incertezza, saltando da un lavoro all’altro pur di arrotondare le proprie economie e mandare avanti la famiglia. Faccio alcuni esempi di ciò che è successo: è gravissimo la procedura per cui gli operai forestali possono licenziarsi e passare da un ente all’altro per lavorare tutto l’anno. Questo meccanismo lascia sguarniti di personale i comparti forestali durante i lavori in bosco, i progetti selvicolturali vengono portati avanti con difficoltà, durante il servizio antincendio boschivo; già a settembre le squadre AIB risultano carenti di personale e non possono operare in maniera efficiente. Tale meccanismo di passaggio da un ente pubblico ad un altro, esempio dalla forestale alle scuole e dalle scuole alla forestale porta grossi disagi a chi questi enti li deve gestire, poiché non possono più contare sulla presenza effettiva del personale. Questo meccanismo è da anni, e sotto gli occhi di tutti sia dirigenti, politici e sindacati, che nulla hanno fatto per rimediare. Quest’anno si sta assistendo anche alla presentazione di inserimento alle graduatorie forestali di personale che in passato si era fatto almeno un turno e non era più rientrato, non riesco a capire quale sia il motivo di questa scelta, forse quello di aumentare le unità forestali, ma tale personale che verrà inserito ha già un’età superiore ai 50 anni se non prossimo alla pensione, certo sono contento per chi rientrerà a lavorare, ma se una scelta si doveva fare si doveva puntare all’aumento di giornate o meglio ancora la stabilizzazione per chi già lavora o assumere giovani, nell’ottica di ringiovanire il settore. Comunque non mi dilungherò sulle mille vergogne fatte e che si stanno compiendo ancora oggi, spero di poterne parlare al più presto con il nuovo Presidente della Regione Sicilia, confidando nell'impegno di dare un futuro alla forestale, ai suoi uomini e all’ambiente naturale.
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