10 novembre 2022

AUGURI AL NUOVO PRESIDENTE DELL'ARS, ON. GAETANO GALVAGNO. IL BLOG PERÒ LE RICORDA IL DDL (DEL SIFUS) N. 1009 DEL 21/05/2021 CHE PREVEDE LA STABILIZZAZIONE DI TUTTI. LO STESSO È STATO PRESENTATO DA LEI E PROPRIO LEI RISULTA ESSERE IL PRIMO FIRMATARIO. AUSPICHIAMO NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE L'APPROVAZIONE


Auguri sinceri da parte del Blog per la carica parlamentare più prestigiosa.


Quì di seguito il DDL presentato lo scorso anno

Norme per il superamento del precariato del comparto agro-forestale e ambientale, acquisizione di nuove competenze. Modifiche ed integrazioni della legge regionale 6 aprile1996 n. 16 e ss.mm.ii

Onorevoli colleghi, 
l'ultima relazione dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) rileva come l'Italia sia uno dei Paesi più franosi d'Europa: solo in Sicilia sono circa 360 i comuni a rischio, tra questi emblematici i comuni di Giampilieri e Casteldaccia di cui si ricordano i drammatici eventi noti alle  cronache regionali e nazionali. L'area interessata dal dissesto idrogeologico  derivante da eventi franosi, su una superficie di circa 25.832 km2, investe complessivamente il 92,3 per cento del territorio regionale siciliano, percentuale  complessiva che tiene conto della pericolosità da frana elevata (P3) e molto  elevata (P4) e/o idraulica (P2). La popolazione esposta a maggiore rischio frane residente in aree a pericolosità elevata P3 e molto elevata P4 interessa circa 56.000 abitanti in Sicilia, vale a dire 23.070 famiglie, 2.534 unità locali di imprese, 458 Beni Culturali. Altrettanto allarmante è il dato che emerge sulla popolazione siciliana esposta a rischio alluvioni residente in aree a pericolosità media (P2) pari a 6.211 abitanti, ovvero 1.651 famiglie, 4.563 edifici, 619 unità locali di imprese. Al quadro disarmante sin qui esposto, si aggiunge il fenomeno incendiario boschivo tra le principali piaghe che interessano il territorio regionale  siciliano. Secondo i dati raccolti dal Corpo Forestale dello Stato ammonta a 39.203 il numero totale degli incendi avvenuti in Italia dal 2009 a maggio 2016. Circa il 16,6 per cento sono avvenuti in Sicilia seguita in ordine da Campania e Calabria rispettivamente con il 14,6 per cento e il 13,7 per cento. Gli ettari siciliani  ammontano al 19,5 per cento di cui il Piano AIB 2015 certifica la narrata dolosa per il 74 percento mentre un ulteriore 20 per cento ha cause dubbie. 

Il 22 giugno 2016 la Giunta Regionale Siciliana ha deliberato tre proposte aventi ad oggetto la dichiarazione dello stato di calamità naturale, la richiesta dello  stato di emergenza rivolta agli organi statali, e il coordinamento delle attività tra i componenti il Sistema regionale di Protezione Civile. Nella prima, due dati fra  tutti: 800 ettari di superficie agricola e boschiva andate in fumo nella sola Isola  di Pantelleria a fine maggio e 80 comuni interessati dalle  fiamme nel territorio delle Città Metropolitane di Palermo e Messina nei giorni 15, 16, 17 giugno 2016. Nell'ultima delibera citata invece si invitava il Dipartimento Regionale  della  Protezione Civile a predisporre un piano regionale per il rischio  incendi di interfaccia e boschivo con modelli di intervento e procedure afferenti attività di prevenzione, assistenza e soccorso. 

Tuttavia, gli interventi sino ad oggi adottati, necessitano di una maggiore attenzione da parte del legislatore atti a rafforzare la difesa del suolo,  puntando  al riassetto e al consolidamento idrogeologico del territorio oltre alla salvaguardia del patrimonio boschivo, forestale e ambientale, attraverso le risorse umane già nelle disponibilità della Regione Siciliana e apportando alcune modifiche, variazioni e soppressioni alla L.R. 16/1996 e ss.mm.ii. Riordino della legislazione in materia forestale e di tutela della vegetazione.

 All'articolo 1, comma 1, si introducono interventi  destinati alla bonifica idraulico-fluviale per  prevenire il cosiddetto effetto Bomba che determina le esondazioni  e  le  inondazioni, alla riforestazione utile a contrastare  il   processo   di desertificazione e di contenimento delle frane, l'erosione  del territorio dovuto al dissesto idrogeologico, rendere produttiva la commercializzazione  del  legname,  il  potenziamento  della vivaistica con l'inserimento di piante autoctone e mediterranee, oltre a quelle forestali ed arbustive. Al comma 2 del medesimo articolo, si ampliano le competenze della cabina di regia per interventi atti  a  superare le criticità delle vecchie e delle nuove competenze. 

All'articolo 2 si eliminano i contingenti che costituiscono le fasce occupazionali  per  permettere - come  previsto all'articolo 3 - il transito automatico dei  lavoratori nel contingente previsto alla lettera a) dell'art. 46 della L.R. 16/1996 comma 1, vale a dire: - 

Provincia di Agrigento: 1721 unità; 
- Provincia di Caltanissetta: 1365 unità; 
- Provincia di Catania: 2816 unità; 
- Provincia di Enna: 1845 unità; 
- Provincia di Messina: 2177 unità 
- Provincia di Palermo: 5356 unità; 
- Provincia di Ragusa: 1058 unità; 
Provincia di Trapani 1242 unità, compresi i lavoratori impiegati alla Riserva dello Zingaro.

Allo stato  attuale (dati aggiornati dall'Assessorato Regionale al Lavoro il 26 aprile  2021), infatti, i comparti sono così suddivisi: 

Lavoratori a tempo indeterminato: 1326 unità; 
Lavoratori a tempo determinato per 151 giornate: 5296; 
Lavoratori a tempo determinato per 101 giornate: 8857; 
Lavoratori a tempo determinato per 78 giornate: 3183; 

L'articolo 4 dispone il regime di economia diretta sulla gestione delle unità dei contingenti provinciali. Le risorse economiche della legge in oggetto, all'articolo 5, comma 1, si individuano nei capitoli predisposti  nel  bilancio regionale con una copertura pari a 130 milioni di euro e dai fondi FSC, PSR, POC, compresi quelli degli assi e nelle misure che finanziano gli interventi nei settori delle nuove competenze acquisite, per un importo non  inferiore a 450.000 migliaia di euro. Al comma 2 è disposta la costituzione di un team di esperti individuati dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura e dall'Assessorato al Territorio e  Ambiente all'interno dei rispettivi dipartimenti senza oneri di spesa aggiuntivi. Al comma 3, è istituito un capitolo per le  entrate derivanti dalla fruizione delle  aree  demaniali aperte allacomunità e dalla vendita delle produzioni  boschive  varie, nonché  dalle entrate derivanti dagli obiettivi previsti dall'articolo 1, comma 1, della Legge Regionale 6 aprile  1996, n.16 e successive modifiche e integrazioni. 

Il 19 marzo 2012 veniva presentato un  Disegno di Legge di iniziativa popolare  promossa dal SIFUS che raccolse oltre 14.000 certificati elettorali, meglio  conosciuta come DDL 104/2013. Il presente Disegno di Legge supera le criticità  del precedente atto e riesce a contenere la copertura finanziaria grazie alla riduzione della platea dei lavoratori forestali dovuta a ragioni anagrafiche.

 L'articolo 6 riporta la norma finale.

 ---O--- 

DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE 

Art. 1 
Finalità 

 1. All'articolo 1, comma 1, della Legge Regionale 6 aprile 1996, n.16 e  successive modifiche e  integrazioni,  dopo  le parole anche a fini ricreativi è aggiunto il seguente periodo: La Regione Siciliana  attiva tutti gli interventi  necessari finalizzati alla bonifica idraulico-fluviale, al  fine di una maggiore tutela del territorio, regimentando e facilitando il deflusso dei corsi d'acqua. La Regione Siciliana, inoltre, si impegna a praticare una maggiore riforestazione  utile a contrastare processo di desertificazione; prevenire l'erosione del territorio dovuto al dissesto idrogeologico; rendere produttiva la commercializzazione del legname; contribuire al rispetto del protocollo di Kyoto, sanificando l'aria respirata. La Regione Siciliana dispone il potenziamento della  vivaistica con l'inserimento di piante autoctone e mediterranee oltre a quelle forestali ed arbustive, nonché  dell'estirpazione delle piante alloctone  che  determinano  pregiudizio  al  patrimonio vegetativo e forestale. 

2. All'articolo 1, comma 3, della Legge Regionale 14 aprile 2006, n.14, dopo le parole degli interventi, aggiungere il successivo periodo: La cabina di regia studia  il  piano  di intervento strategico (PIS) e rappresenta il quadro guida che, rilevate le criticità complessive ed analitiche relative agli obiettivi di cui all'articolo 1, individua soluzioni ed interventi per agire preventivamente per il loro materiale soddisfacimento. La cabina di regia esegue lo studio analitico del piano di intervento generale sia relativo alla logistica che alla copertura finanziaria  necessaria all'avviamento di tutto il personale in organico a tempo indeterminato. La cabina di regia si avvale delle strutture e degli strumenti degli uffici centrali e periferici del Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territorio e dell'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste. 

Art. 2 
Contenimento della spesa e valorizzazione 
delle risorse umane nel settore forestale 

1. È abrogato il comma 8 dell'articolo 25 della Legge Regionale 9/2013. 

2. Nelle situazioni di carenza di personale, la Regione Siciliana procede all'ingaggio dei lavoratori che hanno avuto rapporti di lavoro con le ex Aziende  Foreste  Demaniali selezionati su criterio di anzianità anagrafica. Laddove il personale dovesse risultare insufficiente per il raggiungimento degli obiettivi  previsti dalla presente legge, la Regione Siciliana, con delibera di Giunta, procede a nuovi reclutamenti tra i lavoratori iscritti negli elenchi anagrafici   dei braccianti agricoli siciliani. 

3. La  Regione Siciliana attraverso l'intervento dei lavoratori forestali mette a reddito il patrimonio immobiliari costituito da: rifugi da  bivacco  e  sosta  temporanea,  unità abitative quali locazioni temporanee e permanenti, fabbricati storici e artistici per eventi e visite turistico-ambientali e naturalistiche guidate.

 Art. 3 
Regolarizzazione dei lavoratori 

1. Dopo l'articolo 46 della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16 e successive  modifiche ed integrazioni, è inserito il seguente l'articolo 46 bis: Dall'entrata in  vigore della presente legge, tutti i lavoratori appartenenti ai contingenti transitano nel contingente previsto alla lettera  a) dell'art. 46 della L.R. 16/1996 comma 1. 

Art. 4 
Ulteriori disposizioni dei contingenti operai 

1. L'articolo 46, comma 1, della L.R. 16/1996 è sostituito dal seguente: Ferma  restando l'articolazione in distretti forestali di cui all'articolo 27, comma 2,  lettera a), della legge regionale 5 giugno 1989, n. 11, per le esigenze  connesse all'esecuzione dei lavori condotti in amministrazione diretta, l'Amministrazione  forestale si avvale dell'opera  di  un contingente di operai a tempo indeterminato  la  cui  gestione provinciale è in regime di economia diretta. 

Art. 5 
Risorse finanziarie 

1. Le risorse economiche della presente legge si  individuano nei capitoli  predisposti nel bilancio regionale con  una copertura pari a 130 milioni di euro e dai fondi FSC, PSR, POC, per un importo non inferiore a 450.000 migliaia di euro. 

2. Al fine di individuare i fondi extraregionali e pianificare i progetti attuativi e le strategie avanzate dalla cabina di regia, l'Assessore Regionale all'Agricoltura e l'Assessore Regionale al Territorio e Ambiente costituiscono un team di esperti tra i dirigenti e i funzionari dei rispettivi dipartimenti senza oneri aggiuntivi. 

3. La Regione Siciliana istituisce nel bilancio regionale  un capitolo per le entrate derivanti dalla  fruizione delle aree demaniali aperte alla comunità e dalla vendita delle produzioni boschive varie, nonché dalle entrate derivanti dagli  obiettivi previsti dall'articolo 1, comma 1, della Legge Regionale 6 aprile 1996, n. 16 e successive modifiche e integrazioni. 

Art. 6 
Norma finale 

1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. 2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.

Galvagno Gaetano (Fratelli d'Italia).
• Figuccia Vincenzo (Lega Sicilia per Salvini Premier).
• Lo Giudice Danilo (UDC).
• Barbagallo Anthony Emanuele (PD XVII Legislatura).
• Fava Claudio (Misto).
• Ragusa Orazio (Lega Sicilia per Salvini Premier).
• Tamajo Edmondo (S.F. Italia Viva).
• Amata Elvira (Fratelli d'Italia).
• Cannata Rossana (Fratelli d'Italia).
• Dipasquale Emanuele (PD XVII Legislatura).





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