04 luglio 2022

SIFUS CONFALI: PER FARE ANCORA PIU' SCENOGRAFIA IL PRESIDENTE MUSUMECI CHIEDE SUPPORTO ANTINCENDIO ALLE REGIONI PIEMONTE E VENETO. MA SENZA LE OPERE DI PREVENZIONE I RISULTATI DELLA CAMPAGNA NON POTRANNO PURTROPPO, CAMBIARE



Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus
Maurizio Grosso

Palermo 4 luglio 2022 - Il Presidente Musumeci ha chiesto supporto per la campagna Antincendio al Presidente della Regione  Piemonte e del Veneto pur sapendo perfettamente, anche per averlo acquisito più volte ai convegni organizzati dal SiFUS a cui ha partecipato che, per mettere in sicurezza il patrimonio boschivo siciliano dagli incendi deve eseguire in tempi utili i lavori di manutenzione preventiva tenendo conto delle necessità del ciclo biologico della natura.
La prevenzione rappresenta pertanto, la base principale  della lotta attiva agli incendi.
Contestualmente ai lavori di prevenzione che culminano con la realizzazione dei viali parafuoco ossia, con opere di pulizia esterne ai boschi e finalizzati ad impedire l'arrivo di fuoco alloctono all'interno ('80% degli incendi boschivi nasce all'esterno), sono necessarie squadre di lavoratori forestali addetti antincendio all'altezza della sfida: con dpi nuovi, automezzi moderni, vedette ben distribuite, squadre complete, ecc.

In Sicilia siamo così combinati:

1) assenza di manutenzione preventiva e realizzazione di circa il 30% dei viali parafuoco.
2) squadre Antincendio monche di circa 800 unità,  vedette non ben distribuite nel territorio, dpi scadenti, mezzi vetusti aggiustati nella migliore delle ipotesi in corso d'opera, età del personale piu alta della media.
3) Esperienza, conoscenza dei luoghi, capacità d'approccio agli incendi al di sopra fi qualsiasi  media nazionale. Questo elento ha consentito nel corso degli anni lo spegnimento di incendi apparentemente impossibili.

Se immaginiamo di paragonare il nostro patrimonio boschivo ad un appartamento di 4 piani e come se mancasse il piano terra, il primo piano e il secondo piano ( rappresentati dai lavori di prevenzione condotta dagli addetti alla manutenzione) e avessimo a disposizione un terzo piano traballante (rappresentato dalle difficili condizioni in cui operano le squadre antincendio) e il quarto piano rappresentato dai droni, dai canadair dalle convenzioni con gli altri enti e dagli aiuti richiesti a Piemonte e Veneto.
Un appartamento con un bel quarto piano, con un terzo piano  monco e senza piano terra, primo e secondo piano può tenere in piedi? Allo stesso modo modo questa campagna antincendio seppur con gli aiuti piemontesi e veneti, può essere all'altezza della sfida del fuoco con lo scirocco e 45 gradi?
Con gli strumenti di contrasto di cui dispone il patrimonio boschivo si possono  ridurre i danni ma per eliminarli  bisognava intervenire i tempi utili. Oggi ci vuole un miracolo divino.
Maurizio Grosso -  Segretario Generale SIFUS CONFALI





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