07 maggio 2022

SIFUS CONFALI: L' INCURIA ATTORNO LA LAPIDE DEI BRACCIANTI VITTIME DELLA STRAGE DI AVOLA E' UN OFFESA ALLA MEMORIA. SE A STRETTO GIRO NON SARÀ IL COMUNE A RIPRISTINARE LA PULIZIA DEI LUOGHI SAREMO NOI DEL SIFUS A FARLO


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso

Avola (sr) 06-05-2022 - In data odierna, in rappresentanza del SIFUS, ci siamo recati alle porte di Avola e precisamente, al 20simo km della statale 115,  per rendere omaggio alla lapide  dei braccianti agricoli,  martiri della lotta per i diritti negati, che il 02-12-1968, furono massacrati dalla polizia del Governo Leone.
Giuseppe Scibilia, 47 anni di Avola e Angelo Sigona, 29 anni di Cassibile furono  ammazzati e altri 48  braccianti agricoli furono feriti perché rivendicavano un salario pari a quello dei braccianti della parte nord della provincia di Siracusa: rivendicavano 3480 lire anziche' 3110 lire. Lottavano, per ovvie ragioni, contro le gabbie salariali dentro la stessa provincia.
Gabbie salariali  che Governo e sindacati confederali, ancora oggi, senza pudore,   mantengono per i braccianti nell'attuale CCNL. Il ccnl non prevedendo una paga universale per tutta Italia, rinvia infatti, ai contratti provinciali la definizione di essa. In sintesi: in Italia registriamo una paga diversa per ogni provincia.
In virtu' del forte significato  che questo luogo ad Avola riveste nella storia dei diritti dei lavoratori, vederlo in uno stato di totale abbandono, come tutti possono constatare dalla foto, rappresenta una offesa alla  memoria dei caduti e alla storia  del movimento bracciantile.
Chiediamo al Sindaco di Avola di intervenire in tempi celeri per la pulizia dei  luoghi, fermo restando che, in caso contrario, interverremo materialmente noi del SiFUS .
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS CONFALI





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