dal Segretario Generale del Sifus Confali
Maurizio Grosso
Avola (sr) 06-05-2022 - In data odierna, in rappresentanza del SIFUS, ci siamo recati alle porte di Avola e precisamente, al 20simo km della statale 115, per rendere omaggio alla lapide dei braccianti agricoli, martiri della lotta per i diritti negati, che il 02-12-1968, furono massacrati dalla polizia del Governo Leone.
Giuseppe Scibilia, 47 anni di Avola e Angelo Sigona, 29 anni di Cassibile furono ammazzati e altri 48 braccianti agricoli furono feriti perché rivendicavano un salario pari a quello dei braccianti della parte nord della provincia di Siracusa: rivendicavano 3480 lire anziche' 3110 lire. Lottavano, per ovvie ragioni, contro le gabbie salariali dentro la stessa provincia.
Gabbie salariali che Governo e sindacati confederali, ancora oggi, senza pudore, mantengono per i braccianti nell'attuale CCNL. Il ccnl non prevedendo una paga universale per tutta Italia, rinvia infatti, ai contratti provinciali la definizione di essa. In sintesi: in Italia registriamo una paga diversa per ogni provincia.
In virtu' del forte significato che questo luogo ad Avola riveste nella storia dei diritti dei lavoratori, vederlo in uno stato di totale abbandono, come tutti possono constatare dalla foto, rappresenta una offesa alla memoria dei caduti e alla storia del movimento bracciantile.
Chiediamo al Sindaco di Avola di intervenire in tempi celeri per la pulizia dei luoghi, fermo restando che, in caso contrario, interverremo materialmente noi del SiFUS .
Maurizio Grosso Segretario Generale SiFUS CONFALI
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