Dal sito livesicilia.it
IL PIANO di Antonio Giordano
In corso le riunioni tra i diversi enti coinvolti nelle operazioni estive contro i roghi
CATANIA – La stagione estiva in Sicilia significa incendi, con aree sempre più grandi devastate dalle fiamme dei piromani. Nel corso della campagna antincendio del 2021, che vide tra i suoi episodi peggiori il rogo che lambì la periferia di Catania, sull’isola furono effettuati più di 16 mila interventi dei Vigili del fuoco, numero record in Italia. Proprio all’indomani della prima preallerta su Catania, per prevenire una nuova stagione di disastri il dispositivo di prevenzione regionale ha iniziato proprio in questi giorni a effettuare delle riunioni, per raccordare i diversi dipartimenti coinvolti nella lotta ai piromani.
La campagna 2022
La novità della stagione estiva in arrivo dovrebbe essere il maggiore coordinamento tra i quattro enti coinvolti a vario titolo nelle operazioni antincendio. Già da diverse settimane, infatti, il Dipartimento regionale della Protezione Civile, il Corpo Forestale, il Dipartimento sviluppo rurale e territoriale e il Comando regionale dei Vigili del fuoco sono impegnati in riunioni per organizzare e coordinare le attività di prevenzione, previsione, contrasto ed emergenza connesse agli incendi.
La collaborazione tra i quattro enti si estenderà poi al livello territoriale, ovvero delle province, in cui nei prossimi giorni avverranno delle riunioni tra le strutture territoriali di ciascuno dei quattro enti coinvolti. Nel corso di questi incontri, si legge in una nota congiunta, “i Dipartimenti Regionali sottoscrittori ed il Comando dei Vigili del fuoco illustreranno il modello organizzato per dare una risposta ancora più incisiva ed efficace alla lotta agli incendi boschivi, di interfaccia e di vegetazione”.
Gli interventi e i mezzi
Il piano prevede la formazione di volontari e l’utilizzo di mezzi per la sorveglianza del territorio, soprattutto nei giorni in cui è più probabile che i piromani si mettano all’opera. I volontari della Protezione civile utilizzeranno una flotta di pick up che per il momento conta 110 mezzi, e saranno aiutati da 90 droni acquistati dalla Regione per effettuare la sorveglianza sul territorio. Previsto inoltre l’impiego di elicotteri.
Alle ronde e alle operazioni di vigilanza si affiancano gli interventi sul territorio, come la pulizia delle sterpaglie e la realizzazione di trincee e vie tagliafuoco, che la Protezione civile ha chiesto ai sindaci di realizzare tramite un’ordinanza. Nel dispositivo di sicurezza saranno poi impiegati gli uomini e i mezzi di ogni distaccamento territoriale dei Vigili del fuoco, che interverranno per domare le fiamme nei casi in cui sarà necessario.
La reazione: “Tutto invariato”
Alla presentazione dei piani e all’annuncio di nuove riunioni reagisce il sindacato Usb Vigili del fuoco che Sicilia, che in una nota firmata dal coordinatore regionale Carmelo Barbagallo scrive: “Il neo direttore regionale dei Vigili del fuoco Ennio Aquilino, visitando i comandi della Sicilia, l’anno scorso, era stato chiaro: bisogna rendere autonome le province per eventuali rischi da emergenze, dividere in due la Sicilia orientale e occidentale, con colonne mobile tempestive in caso di grossi eventi. Ma allo stato attuale tutto rimane invariato, anzi, continua imperterrita una transumanza di personale verso la direzione regionale siciliana sguarnendo altri Comandi”.
“Come Usb vigili del fuoco Sicilia – continua Barbagallo – avevamo già dichiarato uno stato di agitazione regionale, presentando tramite l’onorevole Suriano una interrogazione parlamentare sulla questione annosa della Sicilia e, a quanto pare, quest’anno l’emergenza incendi, sarà gestita in base alle allerte meteo. Proprio così: dopo i droni, i veggenti! Ma noi poveri vigili del fuoco, quanto dobbiamo subire? Quale prezzo dobbiamo pagare?”
“Intanto – prosegue la nota – già oggi 17 maggio 2022 è in arrivo la Prima allerta incendi, ancora non esistono convenzioni ed è finito lo straordinario per i numeri minimi (non è escluso che qualche caserma rimanga chiusa). E a proposito di caserme: Adrano, Mazzarino, Gela, Catania sud e Messina Nord, Palermo centrale e tante altre ancora sono al limite della decenza e del rispetto della 81/08. Come Usb vigili del fuoco Sicilia, non escludiamo proteste, se la situazione rimane in stallo, non possiamo tacere”.
17 Maggio 2022
Fonte: livesicilia.it
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