Dal sito www.tp24.it
08/05/2022
La prima squadra di vigili del fuoco, intervenuta per domare l'incendio di Erice, è dovuta arrivare da Poggioreale. I pompieri di Trapani, infatti, erano in azione in contrada Xitta per il rogo che ha devastato il Mercatone mobili.
Ciò significa che l'intervento non è stato tempestivo e di certo non per colpa degli "Angeli del fuoco". Anzi, il loro lavoro è stato encomiabile. Come sempre. Hanno lavorato tutta la notte per salvare il salvabile. Da soli. Contro fiamme e vento.
Pochi gli uomini della Forestale perchè in Sicilia la campagna antincendio non è ancora partita. La conferma, semmai ce ne fosse di bisogno, che nell'Isola il patrimonio boschivo lo si vuole difendere solo a parole. Pochi forestali e con pochi mezzi a disposizione.
Ergo, impossibilitati ad intervenire in maniera energica come la situazione già critica richiedeva. Il fuoco alimentato dalle forte raffiche di Scirocco si è subito propagato, divorando sterpaglie, alberi, macchia mediterranea. Ma soprattutto minacciando le abitazioni.
Diversi i punti fuoco. Circostanza, questa, che è stata rilevata dall'elicottero dell'Aeronautica, intervenuto assieme a due Canadair, che dall'alto davano manforte alle squadre che operavano da terra. L'allarme è scattato nel primo pomeriggio di giovedì. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle 7,30 del giorno successivo. E a lottare contro le fiamme, soltanto i vigili del fuoco.
Frattanto, non è stata ancora eseguita la stima dei danni. Ingenti, però. Sulla natura del rogo, ancora oggi i pompieri non si sbilanciano in attesa dei risultati dei riscontri scientifici. Il sospetto, forte, però, è che il fuoco possa essere stato appiccato dai piromani che hanno approfittato di una giornata ventosa per colpire ancora una volta la montagna
E chi non crede alle coincidenze, - non c'è, però, nessun riscontro, almeno per il momento – comincia a pensare che ci possa essere un collegamento tra l'incendio di Xitta e quello di Erice. Colpire, contemporaneamente, in più zone del territorio, infatti, significa mettere in difficoltà la macchina dei soccorsi. Pensiero troppo ardito?
Fonte: www.tp24.it
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