12 Marzo 2022
I numeri che emergono dallo studio effettuato per sostenere la proposta di legge governativa di riforma del comparto forestale fissano a 231 milioni di euro la somma certa di partenza come dotazione finanziaria costituita da risorse comunitarie e da Fondi Fas e un piano quinquennale di graduale passaggio di tutti i lavoratori forestali a 180 giornate lavorative.
A dichiararlo Giuseppe Messina e Franco Arena, rispettivamente Segretario Ugl Sicilia e Segretario regionale della Federazione agricoli e forestali dopo un lungo e approfondito chiarimento con l’Assessore regionale dell’agricoltura Toni Scilla nel corso di un incontro dove il sindacato ha preso atto della previsione economica e normativa a sostegno della riforma e auspica che prima possibile possa essere votata dal parlamento.
Abbiamo valutato e compreso in tutti le sue sfaccettature il contenuto, i numeri ed i tempi di attuazione del processo di riforma previsto dal disegno di legge promosso dal governo Musumeci – proseguono – e l’assessore Scilla ha avuto il merito di credere in una riforma costruita sul “giuridicamente possibile” attuando un percorso concertativo con l’Ugl e le altre sigle sindacali improntato al confronto sempre e comunque, anche quando alcune frange sindacali tendevano a sminuirne l’azione politica ed a rallentarne il percorso, per poi convergere comunque sul testo. L’Ugl ha avuto il merito di non fare melina o sterili speculazioni ma cercare, semmai, di tradurre le aspettative dei lavoratori forestali in proposte, mantenendo sempre i piedi per terra rispetto ai limiti imposti dall’Accordo Stato Regione Siciliana che ha introdotto dei vincoli di spesa anche nel comparto forestale.
Da calcoli e dati ufficiali abbiamo verificato che entro il 2026 andranno in pensione circa 5 mila lavoratori forestali con la progressione dei predetti operai nelle fasce superiori a 120 e 180 giornate fino al raggiungimento di quota 180 – precisano Messina e Arena. Che aggiungono: “inizialmente saranno tre i contingenti: a tempo indeterminato (LTI); a tempo determinato (LTD) con livello occupazionale di centottanta giornate lavorative ed a tempo determinato (LTD) con livello occupazionale di centoventi giornate lavorative che poi si ridurranno definitivamente a due entro il 2026.
Sottolineiamo – concludono – che il blocco del turnover riguarda solamente il contingente LTI, cioè che per ogni LTI che fuoriesce non sarà previsto il rimpinguamento fino a quando tutti i lavoratori non raggiungeranno le 180 giornate lavorative. Solo e soltanto da quel momento si procederà alla riapertura del contingente di LTI.
Il disegno di legge prevede l’istituzione presso gli uffici competenti del Dipartimento regionale del lavoro di due graduatorie dei lavoratori già inseriti nell’elenco speciale di cui all’articolo 45 ter della legge regionale n.16/1996 articolati su base provinciale e distrettuale nel seguente modo: elenco dei lavoratori per “Attività di manutenzione” dove saranno inseriti tutti i lavoratori della manutenzione ed elenco dei lavoratori per “Attività di antincendio boschivo” che verrà formato dal personale che già ha svolto servizio antincendio negli anni precedenti, accogliendo una proposta che da anni Ugl ha portato ai tavoli di concertazione. Con il disegno di legge governativo restano immutate le garanzie occupazionali e contrattuali previste dal CCNL idraulico-forestale e quindi restano confermate le agevolazioni previdenziali in capo a ciascun operaio forestale.
Fonte: sicilia.ugl.it
Questa schifezza di riformaa andrà' bene per voi non certo per noi lavoratori!!cari colleghi questi fanno il gioco dei politici altro che stabilizzazione Gaetano conti
RispondiEliminaÈ solamente veegognoso che un sindacato si accordi per 120 o 181 giornate, questo significa solamente che non hanno capito in che condizioni vive un operaio. Un operaio,con famiglia, con 120 giornate è obbligato ad andare a lavorare in nero,se non ha altri introiti in famiglia....ma di che stiamo parlando dopo 30anni....
RispondiEliminaSecondo me se ci deve essere riforma dopo 30 anni ,deve essere quella del tempo indeterminato per tutti,altre riforme sono Lavarone di faccia.Di Stefano Mario Giovanni
RispondiEliminaMa se ci stabiliscono saremo uomini liberi, è loro questo non lo vogliono, loro vogliono che rimaniamo nel bisogno cosi ci ricattano il voto, in più per loro in queste condizioni siamo una rendita, soldi per la domanda di disoccupazione, uno per mille della busta paga eccetera eccetera.....
RispondiEliminaSolo un sindacato politicizzato può approvare una riforma che non tutela il passaggio a tempo indeterminato l'unica soluzione è il disegno di legge 1009 ho tutti uguali ho nessuno.
RispondiEliminaMi auguro che questo "sindacato" non abbia iscritti tra i vari contingenti se qualcuno si fosse fatto convincere a firmare la delega....credo sia arrivato il momento di firmare immediatamente la DISDETTA. Mai avrei creduto di assistere a scene di questo tipo.
RispondiEliminaGerardo Arcarese.
Sono con il collega di Stefano ho a tempo indeterminato o tutti a151 giorni con lo scorrimento.e fate una giusta dopo 30anni Giuseppe
RispondiEliminaNon stabilizzare i lavoratori forestali in Sicilia significa inclementare ii lavoro in nero per tutti i lavoratori precari d italia cari colleghi forestali,questo è qiello che vogliono i nostri politici italiani Padalino Domenico
RispondiEliminama signori dell'UGL non vi vergognate ad appoggiare questa ridicola specie di riforma??MA CHE RAZZA DI SINDACATO siete? Con gente come voi i lavoratori non avranno scampo,dovete ringraziare che nel regno della forestale regna l'ignoranza,ma attenzione se il popolo si sveglia e capisce che non fate il volere del popolo ,vi prenderà a calci nel sedere.Carapezza Angelo
RispondiEliminaSto cestinando diversi commenti rispettabilissimi ma privi di firma.
RispondiEliminaDopo tanti anni ancora fanno dei decreti discriminatori per questa categoria addirittura da tempo determinato a stagionale per evitare l infrazione della comunità Europea però le risorse li pretendono dalla comunità Europea è normale tutto questo. Di monte alfonso
RispondiEliminaMi sembra impossibile la stabilizzazione perché non vi sono i fondi per tutti ma le condizioni di fare sia i78 che i 101 passare ha 151 e i 151 ha180 però questo deve accadere prima delle elezioni perché dopo noi non ci crediamo più ora questo sta a voi signori politici mi riferisco al signor Musumeci buona decisione Giovanni Martorana precario da 30 anni
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