04 febbraio 2022

PNRR, IL SOLE24ORE LANCIA L'ALLARME SICILIA: "BLOCCATI 1.200 INVESTIMENTI PER COLPA DELLA REGIONE". LUISELLA LIONTI UIL: "BISOGNA PUNTARE PRIMA DI TUTTO SUL LAVORO UTILIZZANDO LE GRANDI RISORSE IN ARRIVO DAL PNRR. SOLO COSÌ SI POTRÀ DARE UNA BOCCATA D’OSSIGENO AI TANTI SETTORI IN SOFFERENZA


Dal sito palermo.repubblica.it

di Claudio Reale - 03 Febbraio 2022

Il quotidiano di Confindustria: "In attesa di parere richieste pendenti dal 2020". Il Pd scrive a Miccichè: "Del piano si occupi l'Ars, non la giunta"

Il Sole24Ore lancia l'allarme Sicilia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza: secondo il rapporto Sud che il quotidiano di Confindustria pubblicherà domani, i ritardi dell'Isola bloccano 1.200 investimenti legati al Pnrr. "In Sicilia - si legge nelle anticipazioni - il 'Piano territoriale per il conferimento di incarichi di collaborazione per il supporto ai procedimenti amministrativi di attuazione del Pnrr' (il documento con il quale si indicano i profili da cercare per attuare il piano, ndr) si è rivelato un vero e proprio libro bianco sui ritardi nel rilasciare autorizzazioni degli uffici della Regione siciliana".





di Claudio Reale
16 Novembre 2021






Secondo il Sole quel documento "conferma i timori provenienti dal mondo produttivo". L'allarme è arrivato a più riprese da Confindustria: "Quasi 1.200 pratiche in arretrato in settori chiave come i rifiuti, le autorizzazioni ambientali, le bonifiche, l'energia rinnovabile. Il numero di pareri che deve essere ancora esitato dalla Commissione tecnico specialistica è di circa 450 e alcune istanze sono relative al 2020 - sostiene il quotidiano - Tra le principali criticità, il personale insufficiente ma spesso anche inadeguato a gestire le procedure sempre più complesse e i collegamenti con i portali ambientali". In autunno Falck aveva minacciato di ritirarsi dalla Sicilia con i suoi investimenti per 317 milioni se non ci fosse stata un'accelerazione sulle valutazioni ambientali.








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03 Febbraio 2022






E sul Pnrr, al centro in questi giorni delle polemiche scoppiate anche all'interno della maggioranza sul piano per gli ospedali, va adesso all'attacco il Pd con il capogruppo all'Ars Giuseppe Lupo, che ha scritto una lettera al presidente del Parlamento regionale Gianfranco Miccichè: “Musumeci scopra le carte - scrive Lupo - la programmazione degli investimenti del Pnrr non è questione che può essere gestita da una ‘giunta elettorale’: serve un confronto parlamentare alla luce del sole con tutte le parti interessate”.








di Claudio Reale
02 Febbraio 2022






Il Pd chiede dunque la convocazione della conferenza dei capigruppo per inserire all’ordine del giorno dei lavori d’aula la discussione della mozione, presentata dal Partito democratico, con la quale si chiede di attivare un “raccordo con l'Assemblea regionale siciliana sull'elaborazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. “Da un lato – scrive Lupo nella lettera a Miccichè – l’Ars non è informata di quanto il governo sta facendo sul Pnrr, e dall’altro questo difetto di comunicazione investe addirittura differenti rami della stessa amministrazione regionale. Ci riferiamo in particolare al proliferare di ‘cabine di regia’ istituite senza alcun aggancio normativo che ne definisca i criteri di composizione e le modalità di funzionamento, ma anche all’assunzione di iniziative come quella in ambito sanitario per la programmazione di circa 800 milioni di euro attraverso i quali si dovrebbe rivoluzionare l’assetto della sanità nell’isola per i prossimi anni, che non è stata condivisa né con la commissione Sanità dell’Ars né con l’assessorato regionale alla Famiglia”. Sul Pnrr arriva poi la presa di posizione della Uil con la segretaria generale Luisella Lionti: "Bisogna puntare prima di tutto sul lavoro utilizzando le grandi risorse in arrivo dal Pnrr - osserva - Solo così si potrà dare una boccata d’ossigeno ai tanti settori in sofferenza e in ancora più in crisi dopo l’arrivo della quarta ondata della pandemia. Per fare ciò è però fondamentale riqualificare il mercato del lavoro”. 






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