19 febbraio 2022

FAI, FLAI E UILA: FORESTALI, L'UNICA RIFORMA POSSIBILE DEL SETTORE, È QUELLA DI DUE FASCE, 151 E LTI. QUELLA PRESENTATA DAL GOVERNO REGIONALE, È UNA RIFORMA AL RIBASSO. IL BLOG: DITE A TUTTI I PARLAMENTARI CHE NON DEVONO FARE INCIUCI PERCHÈ SONO STATI SCOPERTI


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Flai Cgil Sicilia

Si é svolto oggi pomeriggio, ad Enna, l'Esecutivo Regionale dei Segretari Generali di tutte le province siciliane di FLAI CGIL, FAI Cisl e Uila UIL. Sono state messe a punto e definite le strategie ed iniziative di lotta e protesta che metteremo in campo, nelle prossime settimane, al fine di arrivare a quella riforma del settore forestale che noi chiediamo da anni! Continuiamo a ribadire che l'unica riforma possibile del settore, per il bene della sicilia e dei lavoratori forestali, è quella di due fasce, 151 e tempo indeterminato: la riforma presentata dal governo regionale, e che è in questo momento nelle commissioni parlamentari, è una rifomra "al ribasso" che non piace ai lavoratori che non è utile al settore forestale e che, invece, genera confusione nei lavoratori, non creando neanche le condizioni necessarie all'ingresso di nuova forza lavoro.
Di fatto, questa riforma, decreta la fine della forestale pubblica in Sicilia. Noi ci opporremo con forza, soprattutto perchè blocca il turn-over e il passaggio a tempo indeterminato.
La prossima settimana condivideremo il calendario delle iniziative di lotta che metteremo in campo!





2 commenti:

  1. Cari colleghi della forestale come vede stanno assumendo tutte le categorie della regione solo noi forestali che siamo da trent'anni che siamo così vergogna e come sempre noi subbiamo queste cose non ci sono parole denaro tony

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    1. Ciao collega tony ,con noi ci marciano tutti politici e sindacati perché siamo i figli di nessuno ,nelle altre categorie ci sono i figli le mogli di ecc.Noi uniti siamo una forza scendendo tutti a Palermo non so se le cose non dovrebbero cambiare, dovrebbero essere loro a stare alle condizioni nostre.Ma poltroppo siamo una categoria per i fatti nostri e poi si piangono le conseguenze.Si spera di una riforma più complete per tutti noi.un saluto Di Stefano Mario Giovanni

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