Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus
Maurizio Grosso
Roma 20 gennaio 2022 - Dopo le 1404 vittime sul lavoro del 2021 e' un lavoratore forestale di Randazzo (ct), uno tra i primi morti sul lavoro in Italia nel 2022. I fatti risalgono a martedì scorso e si tratta di un 60enne, Salvatore Franco che da poco tempo, dopo decenni di precariato, era divenuto lavoratore a tempo indeterminato. Ancora gli inquirenti stanno cercando di capire la dinamica che ha determinato il decesso.
La morte di Franco ( ci stringiamo al dolore della famiglia), ripropone con forza il tema della sicurezza sul lavoro che nell'ambito forestale non si deve rivolgere solo ai lavoratori ma anche a frequentatori dei boschi.
Se ad esempio c'è un pozzo non protetto il rischio non è solo per l'operaio ma anche per i frequentatori del bosco; se per raggiungere un determinato luogo vi è una stradina pericolosa il rischio non è solo per l'operaio forestale ma per tutti; ecc;ecc.
E' necessario che gli ispettorati intensifichino i controlli, che il Governo Draghi investa risorse per la sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e che istituisca nel codice penale il reato di omicidio sul lavoro. È necessario inoltre che le Regioni prevedano capitoli di spesa per la messa in sicurezza sul lavoro nei settori forestali, dei consorzi di bonifica, ecc, approfittando dei fondi extraregionali e del Pnrr.
La nostra organizzazione sindacale, da qualche settimana, ha individuato un percorso sindacale che prevede l'invio di diffide ai datori di lavoro pubblici e privati che omettono il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Maurizio Grosso - Segretario Generale Sifus Confali
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