21 agosto 2021

NIENTE FONDI PER LA FORESTALE. NELLE PROVINCE DI ENNA E CALTANISSETTA SOSPESI DAL LAVORO 2.200 OPERAI STAGIONALI



Ricevo e pubblico
dal Segretario Prov.le Uila di Enna-Caltanisetta
Vincenzo Savarino


COMUNICATO STAMPA


"La Forestale, niente fondi". 
Così 2mila 200 operaie e operai stagionali nelle province di Enna e Caltanissetta sono già stati sospesi dal lavoro.
E tanti saluti ai proclami della Regione su prevenzione, lotta agli incendi, contrasto al dissesto idrogeologico”.
Enzo Savarino, segretario generale Uila nel Nisseno e nell’Ennese, denuncia “lo scandaloso trattamento riservato ai forestali, già senza lavoro a poche settimane dall’ingaggio”. “È stato così smascherato – aggiunge – il bluff contenuto nella Finanziaria regionale, che rinvia gran parte della copertura di spesa per il servizio all’ipotetico incasso di finanziamenti europei. Mai come in questo caso dispiace dire: lo avevamo detto! Adesso, per colpa della politica, pagano i lavoratori e le loro famiglie assieme a tutti i siciliani privati di un’attività per il territorio che è necessaria, indispensabile, come questa stagione di roghi ha drammaticamente ribadito”.
Paradossale nelle due province il “ruolino di servizio” dei forestali, che ora vedono a rischio le garanzie occupazionali previste dalla legge in 78, 101 e 151 giornate lavorative annue. Savarino snocciola i dati: “A Caltanissetta l’avviamento dei centocinquantunisti è partito dal 7 giugno, per i centunisti dal 5 luglio, per i settantottisti dal 19 luglio. Lo stop per tutti è scattato il 19 agosto. Quindi, hanno svolto da 64 a 25 giorni di lavoro effettivo. A Enna, invece, i centocinquantunisti hanno operato dal 3 giugno al 13 agosto, i centunisti dal primo luglio al 13 agosto, i settantottisti dal 5 al 31 luglio. Una situazione a dir poco esplosiva, se si considera che tra settembre e ottobre la Regione dovrebbe estrarre dal cappello progetti e finanziamenti comunitari per assicurare le giornate previste dalla legge”.
La vertenza forestale si esaspera. La denuncia Uila sulla sospensione di lavoratrici e lavoratori fa seguito alla recente protesta per i ritardi nei pagamenti – “tutta colpa di procedure da amministrazione borbonica”, hanno commentato polemicamente i sindacati di categoria – e rende ancora più teso il confronto sul contestato disegno di legge che il governo Musumeci ha varato per il riordino del settore. Enzo Savarino, segretario organizzativo della Uila Sicilia, sintetizza così i motivi del “no” al testo ora all’esame dell’Assemblea regionale: “Mentre noi da anni rivendichiamo un servizio permanente di tutela ambientale, anche solo per evitare ritardi e improvvisazioni emersi per ultimo in questi mesi estivi, la Giunta ha votato una riforma che blocca definitivamente il turn-over e definisce come categoria a esaurimento quella degli operai a tempo indeterminato. Noi crediamo che ciò mira a far sparire nel tempo il Servizio pubblico forestale per un salto nel buio verso L’alternativa, però, è costituita da privatizzazione e appalti. Un rischio per tutti i cittadini”.
“La nostra mobilitazione – afferma ancora Savarino – è culminata il 23 luglio in una grande manifestazione che ha portato dinanzi Palazzo dei Normanni a Palermo anche tantissimi forestali ennesi e nisseni. Dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, abbiamo ricevuto impegni per una discussione parlamentare che finalmente possa portare a un testo condiviso”.






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