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Fai Cisl Sicilia
Egregio Presidente,
come segreterie Regionali di Fai, Flai e Uila, siamo a rappresentarLe
una problematica urgente relativa ai ritardi nei pagamenti degli stipendi dei lavoratori forestali. Negli ultimi anni, essendo cambiata la procedura di accredito degli stessi, si verificano molteplici ritardi anche in presenza delle risorse nei rispettivi capitoli di spesa. Non da ultimo in questi giorni, soprattutto per i lavoratori dell’Antincendio Boschivo, è accaduto in questi mesi anche per i lavoratori forestali alle dipendenze del Dipartimento Sviluppo Rurale, infatti i lavoratori dovevano percepire ancora lo stipendio di giugno e adesso sono in attesa anche di quello di luglio, con un ritardo ormai di quasi un mese.
Come può ben comprendere, questi ritardi stanno comportando grossi disagi
economici e sociali ai lavoratori in un periodo già molto critico dovuto alla pandemia, ed oltretutto vanno in palese violazione delle norme contrattuali che regolano il comparto.
Siamo quindi a richiedere una convocazione urgente della Commissione da Lei
presieduta, unitamente agli Assessori e ai Dirigenti in indirizzo, per discutere e trovare una soluzione che consenta il pagamento degli stipendi dei lavoratori, che come regolato dall’art. 15 del Contratto, deve essere effettuata entro il giorno 15 del mese successivo a quello cui si riferisce la prestazione lavorativa.
Certi di un Suo sollecito riscontro, inviamo Cordiali Saluti.
Caro signor presidente io non credo che lei ancora deve percepire ancora il suo piccolo stipendio del mese di luglio tanti saluti e alle prossime elezioni noi tutti operai forestali lo aspettiamo a braccia aperti buon lavoro per lei Giovanni Martorana operaio precario a vitaaaaaa
RispondiEliminaMa finitela sta farsa.
RispondiEliminaMi dispiace che già una volta gli avevo dato il voto ma per le prossime elezioni regionali, cari colleghi forestali di Sicilia questo signor presidente Musumeci e il suo governo possono attaccarsi al tram Padalino Domenico forestale
RispondiElimina151nista da 25 anni. adesso ad un anno prossimo alla pensione, mi viene notificato il transito alla categoria superiore, cioè OTI. ho rifiutato, rimanendo precario a 151 giornate. Non accetto la beffa che dopo 42 anni di lavoro e 65 anni di età, mi venga concesso un anno di OTI. A queste condizioni ritengo corretto uscire "vincente" da PRECARIO. Adesso lotterò con tutte le mie forze a finchè mi venga risarcito il danno per la mancata stabilizzazione. La legge Italiana lo consente e io lo pretendo. Scarpulla Domenico
RispondiEliminaSolita canzone ascoltata e riascoltare .ma quando finiamo di giocare con la dignità dei lavoratori forestali. Matassa Francesco.
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