Dal sito www.inuovivespri.it
26 Luglio 2021
- Il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Franco Calderone, si schiera con gli operai forestali che si battono per la stabilizzazione e con il sindacato – il Sifus – che li rappresenta
- Calderone critica i ‘maneggi’ parlamentari che ostacolerebbero la stabilizzazione degli operai forestali. E non risparmia critiche al presidente della Regione Musumeci, al presidente dell’Ars, Miccichè e a Cgil, Cisl e Uil
Il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia, Franco Calderone, si schiera con gli operai forestali che si battono per la stabilizzazione e con il sindacato – il Sifus – che li rappresenta
“Gli incendi che stanno funestando la Sicilia e la Sardegna ripropongono, in tutta la loro drammaticità, il problema della tutela dei boschi nel nostro Paese. Anche la Sicilia, negli ultimi anni, ha subito danni ingenti, se è vero che il patrimonio forestale della nostra Isola – dove a prevalere sono le colline e i monti – è stato decimato dal fuoco di probabile origine dolosa. Eppure, in Sicilia, la categoria degli operai forestali – gli unici che insieme con gli agricoltori possono assicurare il controllo capillare delle aree verdi – è da decenni condannata al precariato. Un’assurdità in una Regione dove la politica, dalla metà anni ’80 fino ad oggi, ha stabilizzato cani e gatti. Ebbene, finalmente nel Parlamento siciliano si è materializzato un disegno di legge per la stabilizzazione dei lavoratori forestali messo a punto dal battagliero sindacato Sifus e firmato da un gruppo di deputati regionali. Ma giunge voce che la brutta politica siciliana e il vecchio sindacalismo ormai in disarmo vorrebbero bloccare il disegno di legge del Sifus e dei parlamentari che l’hanno sottoscritto per condannare al precariato gli operai forestali, ‘colpevoli’ di non votare per la vecchia e fallimentare politica siciliana e di aver surclassato, per iscritti, Cigl, Cisl e Uil”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore in Sicilia di Equità Territoriale, movimento fondato dal giornalista e scrittore, Pino Aprile.
Calderone critica i ‘maneggi’ parlamentari che ostacolerebbero la stabilizzazione degli operai forestali. E non risparmia critiche al presidente della Regione Musumeci, al presidente dell’Ars, Miccichè e a Cgil, Cisl e Uil
“Da quello che si capisce leggendo i giornali e ‘naschiando’ di qua e di là – aggiunge Calderone – il presidente della Regione, Nello Musumeci, il presidente del Parlamento siciliano, Gianfranco Miccichè, e i ‘capi’ Cgil, Cisl e Uil della Sicilia si starebbero mettendo d’accordo per ‘cassare’ il disegno di legge del Sifus e per mettere in discussione e approvare, in alternativa, un disegno di legge-burla che condannerebbe al precariato a vita gli operai forestali della Sicilia. Il tutto con l’appoggio del PD e, forse, di qualche altra forza politica ormai priva di voti e schierata pure con la finta sinistra targata PD. Quello che sta succedendo è incredibile: due politici che alle prossime elezioni regionali siciliane, con molta probabilità, non verranno nemmeno rieletti perché invisi allo schieramento politico di cui fanno parte – ci riferiamo a Musumeci e a Miccichè – invece di pensare ad uscire dalla scena politica con dignità, brigano con tre organizzazioni sindacali – che nel comparto forestale sono ormai minoranza – per provare a bloccare un disegno di legge che gli operai forestali aspettano da decenni. Ricordiamo che il PD – che politicamente significa anche Cgil, Cisl e Uil – ha governato la Regione siciliana per nove anni, peggiorando la situazione degli operai forestali della Sicilia. Equità Territoriale è vicina agli operai forestali della Sicilia che si battono per la stabilizzazione ed è pronta a scendere in piazza con loro contro il Governo Musumeci, contro Miccichè – che peraltro non ci sembra rappresenti più Forza Italia in Sicilia – e contro i ‘maneggi’ parlamentari di Cgil, Cisl e Uil”.
Fonte: www.inuovivespri.it
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