Il 18 giugno 2021, alle ore 10,00, si è svolta l’udienza per la parifica del rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio 2019 presso l’aula udienze della sede della Corte dei conti di via Notarbartolo n. 8 – Palermo.
In osservanza delle misure di prevenzione Covid-19, l'ingresso è stato consentito ad un numero limitato di rappresentanti dell'Amministrazione regionale.
E' stato reso disponibile, al fine di consentire di seguire lo svolgimento dell’udienza, il collegamento streaming.
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Sull’argomento del Corpo forestale della Regione siciliana, a fronte del decremento numerico dei dipendenti e dell’aumento, in assenza di turn over dell’elevazione della loro età media, si registrano interventi del legislatore regionale che hanno determinato la riespansione della dotazione organica del Corpo nella significativa percentuale del 340%, ponendosi in evidenza, in merito alle previste assunzioni di agenti forestali, da una parte, la notevole onerosità della procedura selettiva e, dall’altra, l’espressa previsione del Piano di rientro dal disavanzo della necessità di rimeditare i Piani dei Fabbisogni alla luce delle proprie prescrizioni e la pendenza della questione di legittimità promossa con il ricorso n. 8/2021 sull’art. 1, comma 1, della L.R. n. 29/20, riguardante parte delle risorse riservate ai nuovi ingressi, sulla base dell’asserito contrasto con l’art. 81, terzo comma, Cost., per difetto di idonea copertura finanziaria.
Sul tema dei lavoratori stagionali impiegati presso il Comando del Corpo Forestale della Regione siciliana e presso il Dipartimento Regionale dello sviluppo Rurale e Territoriale, va evidenziato che il settore è composto da un elevato numero di soggetti versante, da epoca risalente, in una situazione di “precariato” che il legislatore regionale si proponeva di superare, a giovamento di una parte della platea degli interessati, attraverso un intervento, contenuto nell’art. 14 della L.R. Siciliana n. 1/2019, rubricato «Servizio antincendio boschivo», che però non ha superato il vaglio della Consulta, che, con la pronuncia n. 199/2020, ne ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, ritenendola contrastante con l’art. 97 della carta fondamentale.
Le dinamiche retributive dei compensi dei lavoratori impiegati per lavori in economia dalle strutture operative del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, complessivamente ammontanti per il 2019 a circa 168 milioni di euro, registrano una crescita rispetto ai 163 milioni dell’esercizio precedente; resta sostanzialmente stabile il costo della manodopera impiegata per lavori in economia dalle strutture operative del Comando Corpo forestale della Regione, confermato, rispetto al 2018, nella misura di circa 68 milioni.
A fronte di costi di tale entità, corrispondenti al 42% della spesa relativa alle retribuzioni per il personale regionale, appare quantomai urgente che il legislatore regionale provveda ad adottare l’“organica normativa di settore” evocata dal comma 1 bis dell’art. 3 della n. 16/1996 (aggiunto dall'art. 3 della L.R. 14 aprile 2006, n. 14) finalizzata ad un migliore impiego delle risorse umane disponibili, tale da garantire un’effettiva tutela del territorio e del patrimonio boschivo siciliano, gravemente depauperato dai frequenti incendi.
Fonte: www.corteconti.it
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