Dal sito www.inuovivespri.it
20 Maggio 2021
- Proviamo a illustrare perché gli operai della Forestale siciliana sono sempre sotto attacco
- La spiegazione politico-economica
- La spiegazione quasi psicanalitica
- I veri stupidi siamo noi che ci illudiamo di potere fare ancora qualcosa per la Sicilia!
Proviamo a illustrare perché gli operai della Forestale siciliana sono sempre sotto attacco
Perché sempre continui attacchi agli operai della Forestale siciliana? Possiamo capire la logica di questi attacchi nei primi anni del Governo di Matteo Renzi: era in corso il ‘furto con destrezza’ ai danni delle finanze della Regione siciliana e siccome gli operai della Forestale li ha sempre pagati la Regione siciliana con i propri soldi, beh, bisognava a tutti i costi dimostrare che gli operai della Forestale erano inutili e che togliere i soldi alla Regione siciliana era giusto. E infatti le ‘casse della Regione sono state svuotate. Però gli attacchi agli operai della Forestale continuano ancora oggi: appena si sente parlare di dare un po’ di stabilità a poco più di 20 mila lavoratori precari, zact!, ecco gli angeli castigatori pronti ad denigrarli. In Assemblea regionale siciliana dovrebbe andare un disegno di legge voluto da un gruppo di parlamentari che hanno lavorato in stretto contatto con il sindacato Sifus Confali? Ecco che si scatena l’attacco a questo personale. Perché tanto astio? Esiste una spiegazione politico-economica e una spiegazione, come dire?, quasi psicanalitica. Vediamole per grandi linee.
La spiegazione politico-economica
La spiegazione politica-economica consiste nel fatto che, solo per questa categoria di lavoratori precari, tanti siciliani, imbeccati da anni da un’informazione a senso unico, pensano che, non facendo lavorare questo personale si ‘risparmierà’. Non ha importanza se, poi, centinaia di ettari di boschi della nostra Isola andranno in fumo. Grosso modo, dal 2014 ad oggi gli incendi nei boschi della Sicilia sono stati una costante. Le cronache raccontano che sono quasi tutti incendi “dolosi”, ma i responsabili non vengono mai presi. Sarebbe interessante capire – magari a partire dal 2015 – quanti interventi di prevenzione del fuoco sono stati effettuati a partire da metà Aprile e quanti operai forestali hanno cominciato a lavorare a Maggio e – soprattutto – quanto denaro pubblico stato speso, ogni anno, per gli interventi degli aerei anfibi privati. E, magari – per completare l’informazione – se nei terreni andato a fuoco sono iniziate le opere per il ripristino del verde, o se sui terreni andati a fuoco sono state realizzati o dovranno essere realizzati progetti diversi dal verde. Conosceremo un giorno queste dati? Non si sa. In compenso l’amministrazione regionale ha chiamato in causa gli operai della Forestale definiti tra i responsabili degli incendi nei boschi. Le prove? Se è vero che il Sifus Confali – il sindacato dei forestali – si rivolgerà alla Giustizia tali prove dovranno venire fuori.
La spiegazione quasi psicanalitica
Quella che abbiamo illustrato, per grandi linee, è la spiegazione politica-economica. C’è anche una seconda spiegazione molto più terra terra. Ed è legata al momento storico che stiamo vivendo. La Sicilia è sempre più povera. E serve a poco illustrare come, a partire da Giugno 2014, la Regione siciliana sia stata derubata scientificamente, tra ‘Patti scellerati’ e cancellazioni di crediti dal Bilancio regionale. Non sono notizie che ‘passano’. Tant’è vero che i cittadini siciliani continuano a votare i partiti politici nazionali responsabili di questi scippi a danno della Regione siciliana: e quindi a loro danno! Certo, non li votano in massa, se è vero che in Sicilia a votare va, sì e no, il 50% degli elettori siciliani aventi diritto. Ma, alla fine, i partiti nazionali che scippano fondi ai siciliani continuano a governare con i voti dei siciliani. Magari qualcuno nella nostra Isola si offenderà: pazienza, ce ne faremo una ragione. Abbiamo, insomma, due categorie di cittadini siciliani: quelli che si illudono di ‘punire’ i politici non andando a votare; e quelli che, o perché non informati sugli scippi ai siciliani dei partiti politici nazionali, o forse proprio per questo votano comunque i partiti politici nazionali. Però, questo ultimi, con qualcuno se la debbono prendere: vedono la Sicilia che, invece di andare avanti, va indietro, e allora debbono trovare qualcuno o qualche categoria sociale da ‘crocifiggere’: da qui la scelta degli operai della Forestale “che non fanno niente”, “che sono tanti” e bla la bla. Con molta probabilità, questo gli dà poi la ‘forza’ per votare i partiti politici nazionali…
I veri stupidi siamo noi che ci illudiamo di potere fare ancora qualcosa per la Sicilia!
La cosa moto particolare è che poi, in Estate, quando gli incendi divorano i boschi, le persone che nei mesi precedenti avevano invocato il licenziamento degli operai della Forestale “che non fanno niente” gridano: “Dove sono gli operai della Forestale? Come mai non sono a difendere i boschi dal fuoco?”. In pratica, non sanno nemmeno che l’antincendio della Forestale è già in mezzo alle fiamme e che qual poco che si riesce a salvare lo si deve a loro. Non sanno che, magari, hanno pure rischiato la vita in mezzo alle fiamme. Ma che importa? Quando “i siciliani sale della Terra” decidono di attaccare a testa bassa c’è poco da fare! Quanto sono intelligenti queste persone? Quanto sono lungimiranti a non capire che, ‘risparmiando’ sugli operai della Forestale, non solo non si realizzano nei boschi le opere di prevenzione degli incendi, ma si lascia il verde incustodito, alla mercé dei piromani e dei possibili speculatori? E quanto siamo stupidi noi che, da quando siamo in rete, scriviamo queste cose?
Foto tratta dal Gds
Fonte: www.inuovivespri.it
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