181 GIORNI PER TUTTI, MA DOV'È L'ARTICOLATO? PRIMA DI CANTARE VITTORIA BISOGNA CONOSCERE LA BOZZA! NEGLI ARTICOLI DI STAMPA E DAGLI INCONTRI SINDACALI CON IL GOVERNO SONO EMERSE DELLE PORCHERIE ANTICOSTITUZIONALI E CHE QUALORA VENISSERO CONFERMATI LI RIMANDIAMO AL MITTENTE

di Michele Mogavero

Prima di dare un giudizio e cantare vittoria bisogna conoscere l'articolato, però vogliamo commentare gli articoli di stampa di questi giorni.

Abbiamo appreso dalla stampa che la riforma prevede anche un nuovo contratto collettivo di categoria che permetterà di modificare alcune mansioni dei forestali.

Ma a tal proposito abbiamo anche letto giorni addietro, di una ipotesi di contratto di lavoro di natura stagionale, con una possibile riforma forestale con contratti part-time, che qualora venissero confermati si perderebbero tutti quei  diritti acquisiti. E questa si chiamerebbe riforma o porcheria?

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Non conosciamo la proposta, ma commentiamo quello che abbiamo letto. 

Come base di partenza, ma con un occhio alla stabilizzazione, le 181 giornate per tutti sono da accettare! MA A CONDIZIONE CHE LA FORESTALE RIMANGA PUBBLICA CON CONTRATTO DI LAVORO PRIVATISTICO CON 39 ORE SETTIMANALI, QUINDI NO PART-TIME!

Rimandiamo al mittente tutte quelle porcherie che peggiorano le condizioni dei lavoratori forestali. Agli eventuali scienziati gli rinfreschiamo la memoria che la contrattazione di un contratto, deve sempre essere in senso migliorativo per il lavoratore.

Leggiamo sempre dal Gds a firma di Giacinto Pipitone, che "il governo regionale ha studiato un comma per superare la procedura di infrazione comunitaria introducendo il concetto di stagionalità. Con questo escamotage, che si accompagna ad un rinnovo del contratto collettivo in accordo con i sindacati, Scilla si dice certo di poter superare i rilievi di Bruxelles". 

Rimandiamo al mittente quest'altra porcheria, ma se questa notizia fosse vera sarebbe un colpo mortale per tutti i lavoratori forestali.

Auspichiamo una smentita dei sindacati visto che il giornalista li ha tirati in ballo.

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I contratti di lavoro di norma vengono firmati con i Sindacati e di solito devono soddisfare le aspettative dei lavoratori. Ma se malauguratamente il provvedimento dovrebbe danneggiare gli operai, a quel punto le OO.SS. dovrebbero abbandonare qualsiasi tavolo di trattativa e mandare in fumo le ingiustizie del governo. Su questo però vogliamo essere fiduciosi perchè non pensiamo proprio che metteranno una firma contro i loro iscritti.

Concludo ribadendo di aver commentato solamente notizie di stampa perchè al momento non si conosce nessun ddl governativo. Ma qualcosa di vero ci sarà, non penso che il giornalista si sia inventato tutto. 

Da dove ha preso queste notizie? 1 +1 dovrebbe fare due!