06 aprile 2021

PIAZZA ARMERINA - RISPETTIAMO E AMIAMO IL NOSTRO BOSCO


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È da sempre protagonista della nostra vita, il benamato Bosco Bellia, patrimonio inestimabile per tutti noi piazzesi e non solo. Rivelatosi ancor più essenziale in un periodo, lungo e tormentoso, come quello che stiamo attraversando da più di un anno ormai e, durante il quale, si è dimostrato un’oasi nel deserto delle restrizioni che limitano le nostre libertà. Chi più chi meno assiduamente, ci inoltriamo nei percorsi boschivi che più ci aggradano e più si adattano alle nostre esigenze. Il nostro bosco si è rivelato calzante per ogni tipo di sport. Dalla camminata, per chi adora immergersi nel profumo di alberi e fiori che popolano il paesaggio, alla corsa per chi intende mantenersi in forma o allenarsi per le prossime gare. Anche nuovi sport hanno fatto ingresso nello scenario campestre del nostro beniamino, come il cosiddetto “Nordic walking”, nato come forma di allenamento estivo per fondisti e, da qualche tempo, in voga anche tra i nostri concittadini. Senza dimenticare i patiti delle due ruote, che con bici di varie tipologie e grandezze hanno da sempre trovato nella tipica irregolarità dei suoi percorsi, il luogo perfetto in cui esercitarsi. Insomma, è indubitabile la versatilità che il nostro bosco offre da sempre senza chiedere nulla in cambio. Però, se potesse, ci chiederebbe solo di rispettarlo. Perché non lo facciamo, disperdendo i nostri rifiuti tra i suoi cespugli o finanche nascondendoli vicino alla statua della Madonnina che segna una delle tappe più frequentate.  Non meritiamo la bellezza del nostro bosco, quando ci addentriamo in esso con moto, scooter o qualunque altro mezzo di trasporto a motore atto a rovinare i percorsi, dissodare il terreno e inquinare l’aria pura che ancora oggi non manca di donarci. È certo che ci siano leggi in merito alla necessità di preservare l’ambiente in generale e una riserva in particolare, quale il Bosco Bellia costituisce. Ma è proprio necessario dover fare sempre e continuamente riferimento a leggi e ordinanze o dover richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in loco per bacchettare chi non le rispetti? Ci lamentiamo tanto delle restrizioni alla nostra libertà, ma poi quando siamo liberi di comportarci come meglio crediamo, scegliamo tutte le volte di fare del nostro peggio. Se ci teniamo, come dovremmo, c’è solo una cosa da fare: impegnarci tutti insieme ad usare il nostro bosco senza abusarne, preservandolo per noi stessi e per le generazioni future.
Martina Bascetta












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