Dal sito www.uglsicilia.it
21 Apr 2021
“Sulle recenti dichiarazioni del governo regionale, in tema di riforma forestale, l’Ugl, nella certezza della buona fede, che è a fondamento di tali dichiarazioni, tuttavia, esprime perplessità su come si possa addivenire ad una riforma del comparto che preveda un incremento del lavoro forestale se, da un lato, i tagli previsti, di cui all’accordo sottoscritto dal governo regionale con lo Stato, lo scorso 14 gennaio, finiscono con l’incidere negativamente.
Il bilancio della regione, approvato nelle scorse settimane dal parlamento siciliano e Finalmente pubblicato in Gazzetta (Gurs n.17 del 21/04/21), non solo non ha previsto un incremento di fondi ma, per la prima volta ha previsto all’articolo 22 della legge regionale n.9 del 15 aprile 2021 di finanziare la spesa complessiva con circa il 50 per cento di fondi strutturali europei e di fondi nazionali di coesione, a copertura della stessa. Fondi, questi ultimi, che notoriamente presentano meccanismi di erogazione particolarmente farraginosi e che quindi comportano il serio rischio, a rendicontazione, della non ammissibilità della spesa, in quanto, diverse attività forestali, potrebbero non essere classificabili come spese per investimenti.
Meno fondi regionali e consistente impiego di fondi comunitari, con possibile rischio di decertificazione comunitaria, senza incremento della spesa complessiva, complicano la riforma.
L’Ugl, nel manifestare forti preoccupazioni per l’avvio e per la gestione delle attività per il 2021, in un periodo peraltro ove il rischio incendi è imminente, visto l’approssimarsi della stagione più calda, auspica che il governo regionale tracci il cronoprogramma con puntualità sull’avvio dei lavoratori stagionali, chiarisca il perchè della sospensione delle prove d’arte – qualcuno si è assunto una grave ed unilaterale responsabilità – e manifesti i contenuti del progetto di legge, che preveda il mantenimento del turnover, per rispondere alle forti preoccupazioni dei lavoratori per una riforma che da alcuni decenni pare giungere al traguardo per poi sciogliersi come neve al sole.
Le difficoltà ereditate e le indubbie difficoltà che la Sicilia deve affrontare per dare dignità al settore forestale per effetto delle restrizioni volute dal governo nazionale non giustificano l’uso di un certo linguaggio o posizioni incoerenti attuate da taluni, ogni attore è chiamato al grande senso di responsabilità per soffocare sul nascere atteggiamenti o azioni che possono alterare il clima già pesante intorno al confronto sulla riforma.
L’Ugl manterrà un atteggiamento coerente e vocato al confronto per tentare, in maniera trasparente e senza strumentalizzazioni, di contribuire a costruire un percorso di riforma possibile che risponda alle aspirazioni di tutti i forestali siciliani”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario Ugl Sicilia e Franco Arena, Segretario regionale Ugl Agricoli e Forestali.
Fonte: www.uglsicilia.it
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