Tra sentieri e boschi vi portiamo in un luogo magico, facile da raggiungere e per tutta la famiglia. Un luogo in cui sentirsi piccoli piccoli di fronte alla maestosità di alberi secolari
Ci sono alberi che hanno un tale valore paesaggistico, naturalistico, storico e culturale da essere considerati dei veri monumenti della natura.
Ogni anno il Mipaaf, il Ministero delle politiche agricole, alimentarie forestali, iscrive nuove piante da tutelare nella lista che allo stato attuale conta 3.561 esemplari. Tra questi ce ne sono alcuni famosissimi come la Quercia di Pinocchio che Carlo Collodi inserì nelle avventure del burattino e sarebbe proprio la “Quercia grande” dove Pinocchio (secondo la prima e meno conosciuta edizione) venne impiccato dagli assassini che volevano rubargli le quattro monete d'oro e vicino alla quale poi il burattino incontrò il Gatto e la Volpe, che lo convinsero a sotterrare le monete nel Campo dei Miracoli.
In Sicilia, abbiamo uno degli alberi più vecchi d’Italia, forse in assoluto il più vecchio. Si trova a Sant'Alfio, in provincia di Catania, ed è il Castagno dei cento cavalli. È stato registrato tra gli alberi monumentali nel 1982, ma era già stato dichiarato Monumento nazionale nel 1965 e poi è stato insignito della qualifica di Monumento messaggero di pace nel 2006 dall'Unesco.
Ha un'età stimata tra i 3mila e i 4mila anni, un'altezza di 22 metri e ben 3 fusti. Nel 1780, quando furono prese le sue misure, si calcolò che la circonferenza fosse di 579 metri, cioè cinque volte la lunghezza di un campo da calcio, e fu considerato in quel periodo come l’albero più grande del pianeta.
Il suo nome si deve a una leggenda che ha per protagonista una regina, in alcune versioni è Giovanna d'Aragona, in altre Isabella d'Inghilterra, che si trovava sull’Etna con la sua scorta di cento cavalieri e, quando si scatenò un violento temporale, trovò rifugiò sotto il castagno.
A Palermo ce ne sono 27 sparsi tra Villa Malfitano Whitaker, il Giardino Inglese, Villa Trabia e altri punti della città. Sulle Madonie ci sono degli esemplari notevoli che ancora non rientrano nel censimento ma fanno parte di un sentiero, breve e accessibile a tutti.
È il "sentiero degli alberi monumentali" e percorrendolo si incontra per prima la "Rovere di Pomieri" con la sua veneranda età di 800 anni. È alta circa 22 metri e ha il tronco di circa 7 metri di circonferenza che a un certo punto, a due metri dal suolo, si divide in quattro grosse branche - la maggiore delle quali ha una circonferenza di 4 metri - e a guardarla nella sua imponenza sembra un enorme candelabro con la chioma ampissima.
Qualche passo più avanti, poche centinaia di metri dopo, ci si trova davanti un Acero Campestre alto 15 metri, la cui età stimata è di circa 500 anni. E poi l'Acero Montano di Passo Canale che di anni stimati ne ha 400 e la sua circonferenza raggiunge i 6 metri.
Non lontano dal sentiero, poi, c’è il "Bosco degli agrifogli giganti". È chiamato così perché con i loro 14 metri di altezza sono gli agrifogli più alti d'Europa, hanno più di 400 anni e con la luce soffusa che viene a crearsi questo angolo delle Madonie assume un’atmosfera onirica.
Come raggiungere il Sentiero degli alberi monumentali
L'accesso è davvero molto facile. Da Palermo, percorrendo l’autostrada A19, innanzitutto si deve raggiungere Polizzi Generosa. Da lì, percorrere la strada statale 119 fino ad attivare al trivio di Portella Colla. Poi prendere la strada provinciale 54 in direzione Piano Battaglia e proseguire in direzione delle Petralie. Si raggiunge l'Hotel Pomieri e dal lato opposto della strada inizia il sentiero.
Il percorso è adatto a tutta la famiglia e per arrivare all'area in cui sono presenti gli alberi monumentali occorrono circa dieci minuti di passeggiata.
Fonte: www.balarm.it
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