di Claudio Reale -17 Marzo 2021
In Aula si fa rivedere il presidente della Regione Nello Musumeci, che cerca di tenere insieme la maggioranza, ma si procede con estrema lentezza. Si riprende oggi alle 16
Si dibatte all'infinito su norme come la riduzione della tassa sulla caccia. Sui rifugi per cani. Sulla necessità di girare all'Irfis o alla Bei i fondi per le imprese, non sull'importo o sulle categorie da rilanciare. Su tutti questi nodi si interroga per un pomeriggio l'Assemblea regionale, che in assenza di un accordo va avanti pianissimo sulla Finanziaria: un'altra giornata viene di fatto sprecata per varare appena sette articoli sugli oltre 130 rimanenti, perché la maggioranza non riesce a trovare la quadra per andare avanti. E intanto il tempo scorre: il rischio che in assenza di un sì definitivo slitti il pagamento degli stipendi si avvicina sempre più, visto che l'esercizio provvisorio non può essere rinnovato per effetto dell'accordo con lo Stato.
In Aula si fa rivedere il presidente della Regione Nello Musumeci, che cerca di tenere insieme la maggioranza, ma si procede con estrema lentezza: l'Ars approva norme minori come le procedure da seguire per gli eventuali concorsi per l'assunzione di personale non dirigenziale, il criterio per i controlli a campione sulla spesa, la stabilizzazione di una decina di dipendenti del dipartimento Foreste, il ripianamento del disavanzo dell'ospedale Giglio, le nuove regole sull'occupazione temporanea di terreni da parte del demanio e appunto lo sconto per le tasse sulla caccia. Decisioni marginali: l'accordo non c'è, e quindi si procede a tentoni. Mancano però gli articoli-chiave: maggioranza e opposizione si scontrano su un articolo che secondo il Pd darebbe il via libera a una novantina di contratti a termine per i dirigenti, appunto sui fondi per le imprese (che il testo-base vuole girare alla Bei, ma senza un accordo nello stesso centrodestra) o sui termini per le iniziative nei siti Unesco. Si ricomincerà domani. Alle 16, sprecando dunque la mattinata. Non c'è fretta.
Fonte: palermo.repubblica.it
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