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Ricevo e pubblico
dalla Segreteria generale SIFUS-CONFALI
11-12-2020 - Il Sifus ha inviato una dettagliata missiva al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte per chiedergli di mettere al centro del dibattito sull'utilizzo dei recovery fun "la messa in sicurezza del territorio".
Egregio Presidente Conte - ha scritto Maurizio Grosso, quale segretario generale del Sifus - la messa in sicurezza del terrirorio non siamo noi a rivendicarla, ma la natura attraverso i danni e i lutti che si stanno registrando in diverse regioni in seguito alle copiose precipitazioni meteorologiche di queste settimane.
Il territorio cade a pezzi - ha continuato grosso - poiché la cementificazione selvaggia, gli interventi altrettanto servaggi e l'incuria dell'uomo l'hanno reso, sostanzialmente, fragile e a rischio frane, smottamenti, esondazioni, inondazioni, ecc.
Secondo Grosso infatti, l'assestamento idrogeologico del territorio, la pulizia degli alveoli fluviali, il rimboschimento di aree devastate dagli incendi, ecc, in sintesi, la messa in sicurezza del territorio, deve essere una priorità improcrastinabile da finanziare con i recovery fun.
In caso contrario, si consacrerebbe la responsabilità oggettiva di non essere intervenuti per frenare danni e vittime.
Ha concluso - Grosso - un ruolo importante rispetto la messa in sicurezza del territorio, in tutta Italia, per competenza, esperienza, professionalità, possono giocarlo i lavoratori forestali qualora si avesse il buon senso, come rivendica il Sifus, di impiegarli a tempo indeterminato.
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