30 dicembre 2020

“INVESTIMENTI AL SUD, IL 34% NON BASTA, SERVE FARE DI PIÙ”


Raffaella Pessina 30 Dicembre 2020

L’appello congiunto dei sindacati Cgil, Cisl e Uil al ministro Provenzano. Intanto polemiche sulla manovra, Fi: “Mezzogiorno dimenticato”
_________________________________________________


Dal sito qds.it

PALERMO – La crisi dovuta alla pandemia e il rischio che si allarghi la forbice tra Nord e Sud sullo sviluppo economico sono stati i temi discussi durante l’incontro di martedì scorso tra il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e i sindacati di Cgil, Cisl e Uil. Ivana Veronese, Segretaria Confederale Uil, ha commentato positivamente il confronto: “È stato sicuramente un incontro proficuo per affrontare i temi legati allo sviluppo del Mezzogiorno e all’impiego dei Fondi comunitari per la programmazione 2021-2027, che ammontano, tra risorse europee e cofinanziamento nazionale, a circa 80 miliardi di euro – ed ha aggiunto che – il Mezzogiorno sta pagando un prezzo salato alla crisi economica dovuta alla pandemia e il rischio concreto è quello di allargare il divario con il resto del Paese”.

Nel corso della riunione con il ministro i sindacati hanno avanzato una serie di richieste: “Abbiamo fatto presente al ministro – ha aggiunto Veronese – come vada aggiornato, implementato e attuato concretamente il Piano Sud 2030, che non può essere esaustivo delle misure, pur condivisibili, messe in campo con la Legge di Bilancio per il 2021, quali la fiscalità di vantaggio produttiva, la proroga del credito di imposta-investimenti e le assunzioni di 2.800 giovani nella pubblica amministrazione. Al Sud occorrono urgenti e massicci investimenti in infrastrutture materiali, digitali, sociali e sanitarie, oltreché per potenziare la medicina territoriale, per ammodernare il patrimonio sanitario pubblico ormai vetusto, per digitalizzare i servizi e diffondere la telemedicina”.

Cgil, Cisl e Uil hanno fatto presente a Provenzano l’insufficienza delle azioni previste per la sanità (piano della Next Generation Eu e quelle previste dall’Accordo di Partenariato per la programmazione delle risorse comunitarie 2021-2027), se non si attivano anche le risorse del Mes. “Vanno implementate inoltre – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali – le azioni e gli investimenti per far ripartire la filiera del turismo e della cultura e, inoltre, per rafforzare le misure a favore dell’occupazione giovanile e femminile”. Veronese ha ribadito che occorre rendere resiliente il tessuto produttivo attraverso una rinnovata politica industriale che miri alla capitalizzazione ed internazionalizzazione delle imprese. “Urge un grande piano di rigenerazione amministrativa con assunzioni ben oltre il turn over ed un programma straordinario di formazione e aggiornamento del personale attualmente impiegato”.

“Bisogna spendere presto e bene tutte le risorse europee e nazionali dedicate alla coesione con programmi coerenti e complementari tra le varie fonti di spesa. Infine – conclude la sindacalista – abbiamo sollecitato il Ministro affinché le risorse della Next Generation Eu destinate al Mezzogiorno non si limitino soltanto a rispettare la clausola del 34%, ma si vada oltre tale percentuale, perché la riduzione dei divari territoriali è la priorità del Paese”.

Intanto, a proposito di Sud, la manovra di bilancio nazionale, a detta del centrodestra non soddisfa l’esigenza di un rilancio del Mezzogiorno. Per Matilde Siracusano di Forza Italia il Governo nella legge di bilancio il governo ha completamente dimenticato il Mezzogiorno. “L’esecutivo ha previsto, a parole, la decontribuzione per le assunzioni di giovani e donne, ma la verità è che questa misura sarà effettiva solo fino al 30 giugno 2021, per i mesi successivi manca infatti l’autorizzazione dell’Unione europea”.Una finestra temporale per Siracusano troppo limitata che metterà in difficoltà gli imprenditori, senza una legislazione certa e che provocherà una ondata di licenziamenti.

Fonte: qds.it






Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.