04 settembre 2020

IL DIRETTORE DELLA TESTATA ON-LINE PINUS, GIOVANNI TORNESI: ORA CON TUTTE QUESTE AEROMOBILI TUTTI CREDONO CHE IL FUOCO SI SPEGNE DAL CIELO. MA DAL CIELO PIOVONO SOLO MILIONI DI EURO CHE AIUTANO, MA NON SPENGONO NULLA. IL FUOCO LO SPENGONO SEMPRE GLI OPERAI FORESTALI


Foto Facebook


Pubblico con piacere il commento del Direttore (nella foto) della la testata on-line Pinus -informazione forestale - Giovanni Tornesi, apparso nell'articolo "Il giornalista Giulio Ambrosetti: per ridurre gli incendi in sicilia vanno assunti gli operai della forestale per farli lavorare tutto l’anno"

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Concordo con Ambrosetti, per altro - sebbene gli operai Forestali siano nati come serbatoio di voti, prima gestito dai privati, poi nel 1984 in amministrazione diretta pubblica da Corpo Forestale attraverso l'Azienda Foreste - allora un gruppo del Corpo Forestale - si osserva che le attività forestali nel demanio era svolte tutto l'anno. Ciò conferma la necessità di una presenza attiva. Allora chi gestiva fece del "serbatoio di voti" una struttura utile e, sebbene ci fossero dei comportamenti non democratici ed etici, il lavoro degli operai Forestali ho dato un grosso aiuto nella difesa dell'ambiente forestale. Negli anni 90 (salvo errori per motivi di senilità) fu raggiunto un livello eccezionale nella lotta attiva agli incendi (riconosciuto dai tecnici nazionali). Vennero formate le Squadre AIB Forestali, nelle quali operavano Braccianti Forestali specializzati per esperienza e capacità con qualità fisiche non comuni. Da allora l'attività di spegnimento diede notevoli risultati. C'è da dire che con oltre 90 Comandi Distaccamento Forestale, distribuiti in tutto il territorio regionale, il personale "militare" aveva modo di conoscere persone e cose ed intervenire anche in prevenzione per dissuadere dall'appiccare qualche incendio. Con la legge che impediva l'utilizzo delle aree bruciate, qualche Comando Distaccamento nel 1999 ridusse del 70% gli incendi dovuti al pascolo ed alle ripicche degli armentisti. Con l'arrivo degli aerei - ricordo il C130 che lanciava da 300/400 metri di altezza, capimmo a terra: operai Forestali e "militari" e tecnici del Corpo Forestale, che qualcosa non andava, prima del lancio si doveva sgombrare la zona, così dopo il lancio il fuoco era già molti metri più in la. Ora con tutte queste aeromobili tutti credono che il fuoco si spegne dal cielo. Ma dal cielo piovono solo milioni di euro che aiutano, ma non spengono nulla. Il fuoco lo spengono sempre gli Operai Forestali - quelli rimasti e con il naturale stato di anzianità; chi ha la responsabilità di dirigere le operazioni arriva sempre più in ritardo perché manca il 70% di personale nei ruoli del Corpo. Una classe politica regionale (della famosa Autonomia Siciliana) che ha solo il problema elettorale, ed una classe dirigente generale e anche non asservita a questa politica, non hanno alcuna possibilità di risolvere il problema, perché non vedono quello che non gli interessa. E' più comodo e più conveniente chiedere la calamità, cioè: soldi da gestire per risolvere problematica di potere ed elettorale.
Giovanni Tornesi



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